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Provincia Trento, Coppola: 'Legge gioco, fornire dati su attuazione'

27 settembre 2019 - 10:01

Il consigliere Lucia Coppola (Futura) interroga la giunta provinciale di Trento in merito all'applicazione della legge sul gioco del 2015.

Scritto da Redazione
Provincia Trento, Coppola: 'Legge gioco, fornire dati su attuazione'

"A che punto è lo stato di attuazione della legge provinciale n. 13 del 2015 sul gioco?".

È la domanda rivolta al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, dal consigliere Lucia Coppola (Futura), firmataria di un'interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata ieri, 26 settembre, al consiglio provinciale, in vista della scadenza del 2020 come termine per l'entrata in vigore della normativa per gli apparecchi installati negli esercizi generalisti. 

 

Nel dettaglio, Coppola, chiede: "quali Comuni trentini hanno proceduto ad un monitoraggio degli apparecchi da gioco che si trovano ad una distanza inferiore a 300 metri dai luoghi sensibili così come definiti dall’articolo 5 della legge citata, al fine della loro rimozione entro 5 anni dall’entrata in vigore della legge" e, "se ritenga utile prevedere l’obbligo per i Comuni alla comunicazione al Servizio Industria, artigianato, commercio e cooperazione dei dati relativi al monitoraggio effettuato sul proprio territorio; se ci sia l’intenzione di prevedere sostegni per gli esercenti, al fine di mitigare le conseguenze economiche delle misure previste dalla legge n. 13/2015; se la Provincia ha avviato un monitoraggio del fenomeno nel rispetto di quanto previsto dalla legge provinciale n. 9/2014 (Riordino dell’attività statistica e disciplina del sistema statistico provinciale) al fine dell’elaborazione di adeguate azioni di prevenzione e per la riduzione del rischio della dipendenza da gioco patologico e con quali risultati".
 
 
Inoltre, Coppola interroga Fugazzi per sapere: "se sono giunte notizie di provvedimenti da parte di sindaci volti a determinare limitazioni degli orari di apertura delle sale da gioco e gli esercizi pubblici che ospitano gli apparecchi; se si è provveduto ogni due anni a presentare alla commissione permanente competente del consiglio provinciale la relazione sullo stato di attuazione della legge, considerato anche che nel 2019 scadrà il secondo biennio; quante sanzioni amministrative sono state comminate dalla Provincia e dai Comuni in base all’articolo 10 della legge n. 13/2015 a partire dall’entrata in vigore della legge, nel corso dell’attività di vigilanza e per quali violazioni; quali corsi di formazione sono stati promossi negli ultimi cinque anni in base all’articolo 4 della legge e quale è stato il livello di partecipazione; considerato che in Trentino negli ultimi anni le giocate sono in continuo aumento, quali iniziative si intenda porre in essere per arginare un fenomeno che può degenerare facilmente in dipendenza patologica, con i relativi costi sociali, sanitari ed economici".
 
 
Nel gennaio 2019 nell'ambito dell'Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2018-2020 è stata decisa la modifica dell'art. 14 della legge provinciale 22 luglio 2015, n. 13, recante "Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco". In dettaglio per quanto riguarda gli apparecchi da gioco, la disposizione originaria del 2015 che ordinava la rimozione "entro cinque anni dalla data di entrata in vigore di questa legge", è stata soppressa e sostituita con "sono rimossi entro sette anni dalla data di entrata in vigore di questa legge se collocati nelle sale da gioco ed entro cinque anni dalla medesima data negli altri casi". 
 

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