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Nota aggiornamento Def, più tasse ma anche riordino gioco pubblico

30 settembre 2019 - 16:48

Il consiglio dei ministri esamina la nota di aggiornamento al Def, e si parla anche di gioco e del suo riordino.

Scritto da Amr
Nota aggiornamento Def, più tasse ma anche riordino gioco pubblico

Nella sua riunione di lunedì 30 settembre, il consiglio dei ministri ha esaminato la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.

Come noto, il Nadef aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def in relazione alla maggiore disponibilità di dati ed informazioni sull’andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica.

E come prevedibile si parla anche di gioco. O meglio, “A completamento della manovra di bilancio 2020-2022, il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio”, oltre al celebre “Green New Deal”, la riforma di “spettacolo, industrie culturali e creative, turismo”, Il “Family Act”, la riforma del catasto e le semplificazioni e riordino in materia fiscale, anche il Ddl recante “riordino del settore dei giochi”.

Non solo. Tra le pagine della Nota di aggiornamento del Def si legge anche di aumenti del prelievo: “Il gettito fiscale, tributario e contributivo, è atteso crescere dell’1,3 per cento nel 2019 e in media del 2,7 all’anno nel triennio 2020-2022, sostenuto prevalentemente dalle imposte indirette, che segneranno un aumento di circa il 9,9 per cento nel 2020 e del 2,7 per cento in media nei rimanenti anni. L’accelerazione è legata, da un lato, al fatto che lo scenario a legislazione vigente sconta l’entrata in vigore degli aumenti automatici dell’Iva e delle accise posti a garanzia dei saldi di finanza pubblica e gli altri interventi in campo fiscale introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 che hanno riguardato, tra l’altro, l’obbligo della trasmissione elettronica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, la definizione agevolata delle controversie fiscali pendenti, e l’inasprimento dei prelievi sui giochi e tabacchi. Dall’altro, l’andamento tendenziale delle imposte indirette beneficia della maggior crescita economica attesa”.

 

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