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Audizioni in Piemonte, Tronzano: 'Pronto a cambiare la legge sul gioco'

10 ottobre 2019 - 14:34

Dopo le audizioni in commissione, l'assessore alle Attività produttive del Piemonte, Andrea Tronzano, ribadisce la volontà di modificare la legge sul gioco.

Scritto da Redazione
Audizioni in Piemonte, Tronzano: 'Pronto a cambiare la legge sul gioco'

“Credo sarebbe stato giusto che gli effetti della legge regionale contro le ludopatie non fossero stati retroattivi. Penso che i consiglieri debbano avere il tempo necessario per valutare e decidere ma se il Consiglio dovesse presentare una proposta di legge che elimini la retroattività, sono pronto a sottoscriverla in qualunque momento”.

 

A dichiararlo è l’assessore regionale alle Attività produttive del Piemonte, Andrea Tronzano, al termine dell’audizione svoltasi oggi, 10 ottobre, a Palazzo Lascaris in seduta congiunta, delle commissioni Lavoro e Sanità e del Comitato per la qualità della normazione e della valutazione delle politiche. All’ordine del giorno le ricadute della legge 9/16, “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”.

 

All’incontro, presieduto dal presidente Leone, sono intervenuti rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno chiesto la moratoria degli effetti della legge regionale in attesa del riordino nazionale del settore – da Acadi a As.Tro, da Sapar ad Sts, fino a Sistema gioco Italia, la federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria, che ha visto l'intervento del dirigente nazionale Italo Marcotti. “Con questa legge si è voluto colpire un sistema di regole certe, ma non si fa nulla per contrastare l’illegalità. È stato commesso un errore politico, ma anche strategico”.
 
Presenti anche i rappresentanti degli enti di ricerca Eurispes e Ires Piemonte.
Marco Sisti di Ires - Istituto di ricerche economiche e sociali per il Piemonte, presentando la ricerca “Il gioco d’azzardo in Piemonte prima e dopo la legge regionale 9/2016” ha invece evidenziato che “in questi anni si è assistito a una drastica riduzione dei volumi di gioco in Piemonte a fronte di un incremento nelle altre regioni”.
Dal 2013 al 2016, infatti, in Piemonte il volume nel gioco distribuito su rete fisica è cresciuto di circa il 4,5 percento (+219 milioni di euro, pari a un volume di gioco di circa 1.167 euro procapite per residente di ogni età). Anche le perdite dei giocatori sono cresciute nello stesso periodo di circa l’11 percento (+127 milioni, pari a 283 euro procapite per residente di ogni età). Dopo il 2016 si assiste a una drastica diminuzione dei volumi di gioco nella regione a fronte di un incremento nel resto d’Italia. La diminuzione registrata in Piemonte nel 2018, rispetto al 2016, è di 497 milioni di euro (-9,7 percento) e di 430 milioni rispetto al 2015. Il calo nel valore delle perdite osservato nel 2018 rispetto a quello del 2015 è pari a 113 milioni (- 10 percento). Nel resto d’Italia le perdite del 2018 sono maggiori di circa 1,3 miliardi rispetto al 2015 (+9 percento). In Piemonte il gioco a distanza cresce molto (+75 percento), ma meno che nel resto d’Italia (+87 percento), la crescita del gioco d’azzardo rallenta rispetto al resto d’Italia (+7 percento contro +22 percento) e, nel 2018, le perdite sono inferiori a quelle osservate nel 2015 di circa il 6 percento (69 milioni di euro).
 
Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Marco Grimaldi (Luv), Maurizio Marrone, Bongioanni (Fdi), Andrea Preioni, Valter Marin (Lega), Giorgio Bertola (M5s) e Domenico Rossi (Pd).
 

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