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Manovra 2020: giochi tra proroghe, nuove tasse e lotta all'evasione

14 ottobre 2019 - 08:03

Dopo il vertice notturno di domenica 13 in vista del Consiglio dei ministri sulla manovra, si vanno definendo le norme sui giochi tra proroghe e sanzioni.

Scritto da Ac
Manovra 2020: giochi tra proroghe, nuove tasse e lotta all'evasione

E' caccia a 5 miliardi. La manovra da 29 miliardi ancora in bilico - quando mancano poche ore alla mezzanotte del 15 ottobre, per l'invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio dell'Italia, ovvero la sintesi della prossima finanziaria – ha reso necessario un vertice notturno domenicale a Palazzo Chigi, per provare a sciogliere il nodo delle coperture, che vede “ballare” almeno 5 miliardi. Un vertice politico di maggioranza, conclusosi alle due di notte, alla presenza del premier Giuseppe Conte e del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, oltre alle delegazioni dei partiti, caratterizzato da una tensione altissima, dove il ministro ha proposto un pacchetto di misure particolarmente sostanzioso. Con qualche novità anche sui giochi.

LE MISURE SUI GIOCHI - In particolare, nel piano governativo (accompagnato già da una relazione illustrativa) vengono disposte le varie proroghe necessarie per la continuità erariale e operativa dei vari settori: da quella delle concessioni per la raccolta delle scommesse (da cui dovrebbero entrare 52,8 milioni di euro), a quella delle concessioni del bingo (una dote da circa 17 milioni di euro), a quella dell’entrata in funzione degli apparecchi per il gioco da remoto, che slitterebbero a data da destinarsi, cioè a nove mesi dalla futura pubblicazione del decreto tecnico di attuazione (che appare, anche quella, sempre più “remota”, poiché attesa da oltre un anno).

Oltre alle proroghe, il governo intende racimolare qualche milione aggiuntivo dai giochi anche attraverso il rincaro della quota di iscrizione al Registro Unico a tutti gli operatori del gioco pubblico (entrate per circa 12 milioni di euro), oltre a prevedere misure di contrasto all'evasione, con l'interruzione dei pagamenti a soggetti che offrono gioco sprovvisti di concessione, l'introduzione di agenti sotto copertura per prevenire il gioco minorile ed impedire l’esercizio abusivo del gioco, e una serie di altre violazioni fiscali e previdenziali, fondi d’investimento e sanzioni per evasione imposta unica scommesse. Questi sono i punti messi nero su bianco nella bozza del Decreto Fiscale collegato alla Manovra di bilancio che verrà discusso nel consiglio dei ministri fissato per questo pomeriggio. Anche se non risulta del tutto accantonata l'ipotesi di uno slittamento alla mattinata di martedì prima della partenza del ministro Luigi di Maio atteso a Washington insieme al capo dello Stato. Entro il 20 ottobre (ma il termine non è perentorio) dovrà poi essere inviata alle Camere la legge di bilancio vera e propria.
 
Il governo è dunque deciso a garantire a Bruxelles che i 7 miliardi dalla lotta all'evasione ci sono. Grazie anche ai giochi, appunto. E il CdM dovrebbe individuare le azioni specifiche di recupero all'interno di un paniere più ampio e generale sottoposto ai partiti. Nel frattempo però i ministeri dovranno individuare un miliardo e mezzo di risparmi chiesto loro dall'Esecutivo: e anche qui si pensa di attingere di nuovo dal settore dei giochi con altri inasprimenti fiscali in vista. Sulla forte spinta del Movimento 5 Stelle che sembra restio a qualunque tipo di rincaro, eccetto quelli sui giochi.
Tutto, comunque, è ancora sul tavolo. Cuneo fiscale e rimodulazione Iva, assegno unico per i figli e Quota 100. E dalla lotta all’evasione fiscale con gli incentivi all’uso della moneta elettronica e l’inasprimento delle pene per i grandi evasori, potrebbero arrivare altre sorprese per il comparto del gioco pubblico. Con un grande lavoro ancora da fare per definire le misure della prossima legge di Bilancio che, come detto, vale circa 29 miliardi di euro. Il Dpb è atteso comunque entro domani, 15 ottobre, dalla Commissione Ue e dall’Eurogruppo. 
 
Intanto, mentre il settore dei giochi rimane in attesa (e con l'acqua alla gola) di conoscere le misure definitive, dalle relazione illustrativa che accompagna le misure abbozzate dal Ministero vengono ribaditi principi che potrebbero invitare, nel prossimo futuro, a compiere quell'attesa riforma del comparto. Sotto alle voci relative alle varie proroghe, infatti, i tecnici di Palazzo Chigi scrivono che “La norma si rende opportuna a seguito della sospensione, da parte del Consiglio di Stato, del Parere obbligatorio da rendere sugli atti di gara. Tale contesto rende tecnicamente impossibile che la nuova Gara venga conclusa nel corso del corrente anno, attesi i tempi tecnici necessari al relativo svolgimento. Conseguentemente, al fine di evitare la sospensione della raccolta per tali giochi, si rende necessario prevedere in via legislativa una proroga tecnica limitata ai tempi di svolgimento della nuova gara, con scadenza contestuale all’attribuzione delle nuove concessioni”. 

Uno scenario che non può certo durare a lungo, men che meno sotto gli occhi della Commissione Europea.

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