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Legge gioco Friuli, più competenze ai Comuni contro il Gap

18 novembre 2019 - 10:18

Pubblicate in Gazzetta ufficiale le disposizioni sul gioco e sul Gap: i Comuni dovranno tutelare i soggetti maggiormente vulnerabili e individuare ulteriori luoghi sensibili.

Scritto da Redazione
Legge gioco Friuli, più competenze ai Comuni contro il Gap

 

In merito alle disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonchè delle problematiche e patologie correlate, il Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato un articolo aggiuntivo, il 21 bis, alla legge regionale con disposizioni sul gioco.

In Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il testo della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26, riguardante l'assestamento del bilancio per gli anni 2019-2021 ai sensi dell'articolo 6: "Dopo il comma 21 dell'art. 6 della legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo, nonchè delle problematiche e patologie correlate), è aggiunto il seguente: '21-bis: i Comuni sono tenuti a trasmettere all'amministrazione regionale, entro il 31 marzo di ogni anno, lo stato di avanzamento dell'applicazione delle prescrizioni di propria competenza di cui ai commi 10, 12, 18, 19 e 20'.
 
LEGGE REGIONALE - Sostituzione dell'art. 6 della legge regionale n. 1/2014
 
1. L'art. 6 della legge regionale n. 1/2014 è sostituito dal seguente:  «Art. 6 (Competenze dei Comuni). - 1. Al fine di tutelare i soggetti maggiormente vulnerabili e di prevenire i fenomeni di dipendenza da gioco d'azzardo e da gioco praticato con apparecchi per il gioco lecito, è vietata l'installazione di apparecchi per il gioco lecito e l'attivita' di raccolta di scommesse ai sensi dell'art. 88 del regio decreto n. 773/1931 entro la distanza di cinquecento metri da luoghi sensibili. 
 
2. La distanza di cui al comma 1 è misurata partendo dal centro in basso della porta di ingresso al locale interessato e seguendo il percorso pedonale più breve, nel rispetto del codice della strada, fino al centro in basso della porta di ingresso del luogo sensibile
individuato.
 
3. Sono equiparati all'installazione di apparecchi per il gioco lecito, ai fini e per gli effetti di cui al comma 1: a) il rinnovo del contratto stipulato tra esercente e concessionario per l'utilizzo degli apparecchi; b) la stipulazione di un nuovo contratto, anche con un differente concessionario, nel caso di rescissione o risoluzione del contratto
in essere; c) l'installazione dell'apparecchio in altro locale in caso di trasferimento della sede dell'attività.
 
4. È comunque sempre ammessa, nel corso di validità del contratto per l'utilizzo degli apparecchi per il gioco lecito già installati, la sostituzione dei medesimi per vetustà o guasto.
 
5. È altresì ammesso il nuovo contratto per l'utilizzo degli apparecchi per il gioco lecito stipulato tra esercente e concessionario in caso di subingresso nell'attività, se ricorrono
tutte le seguenti condizioni:
a) il nuovo contratto è stipulato dall'esercente subentrante con lo stesso concessionario;
b) non vengono mutate le precedenti condizioni contrattuali, compresa la durata del contratto;
c) vengono mantenuti gli stessi apparecchi per il gioco lecito del precedente esercente;
d) gli apparecchi sono mantenuti ubicati nello stesso esercizio in cui erano precedentemente installati.
 
6. Ogni installazione di apparecchi per il gioco lecito e ognuna delle situazioni di cui ai commi 3, 4 e 5 è comunicata dal titolare dell'attività al Comune territorialmente competente. Nei casi di cui al comma 4, la comunicazione specifica le cause che rendono necessaria la sostituzione degli apparecchi.
 
7. Le comunicazioni di cui al comma 6 sono inoltrate allo sportello unico per le attività produttive e per le attività di servizi competente, di seguito Suap, con le modalità di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160
(Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'art. 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133), in conformità alla legge regionale 12 febbraio 2001, n. 3 (Disposizioni in materia
di sportello unico per le attivita' produttive e semplificazione di procedimenti amministrativi e del corpo legislativo regionale), e al decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno).
 
8. La comunicazione dell'installazione di apparecchi per il gioco lecito e delle situazioni di cui ai commi 3, 4 e 5 è inoltrata al Suap entro dieci giorni dalla installazione dell'apparecchio, compreso il caso di sostituzione per vetustà o guasto, o dal rinnovo
o stipulazione di un nuovo contratto. In caso di mancata comunicazione, la sostituzione dell'apparecchio si considera installazione del medesimo ai fini e per gli effetti di cui al comma 1.
 
9. I Comuni possono individuare ulteriori luoghi sensibili in cui si applica il divieto di cui al comma 1, tenuto conto dell'impatto dell'installazione degli apparecchi per il gioco lecito e dell'attivita' di raccolta di scommesse sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonche' dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica.
 
10. A soli fini di pubblicità e ferma restando l'applicazione del divieto di cui ai commi 1 e 9, i Comuni predispongono e rendono pubblico un elenco dei luoghi sensibili presenti sul proprio territorio, come individuati ai sensi dell'art. 2 e del comma 9 del presente articolo.
 
11. Il divieto di cui al comma 1 non si applica qualora l'insediamento dell'attività qualificata come luogo sensibile ai sensi della presente legge sia successivo alla installazione degli apparecchi per il gioco lecito o all'insediamento dell'attività di
raccolta di scommesse.
 
12. I Comuni stabiliscono gli orari di apertura delle sale da gioco, in particolare per le sale giochi autorizzate non oltre le tredici ore giornaliere di tutti i giorni, compresi i festivi, e negli altri esercizi commerciali ove gli apparecchi per il gioco lecito sono installati quali attività complementari non oltre le otto ore giornaliere, contemperando le esigenze delle attività economiche con le norme a tutela della sicurezza, del decoro urbano, della viabilità, dell'inquinamento acustico, della quiete pubblica, del contrasto al gioco d'azzardo e alla ludopatia e della tutela dei minori e delle persone piu' deboli. I Comuni stabiliscono altresì le relative sanzioni amministrative, in caso di mancato rispetto degli stessi, tenendo conto delle esigenze di tutela di cui al periodo
precedente.
 
13. I Comuni intervengono nella presa in carico delle persone affette da Gap e nel sostegno ai loro familiari per gli aspetti di tutela sociale, anche promuovendo qualora necessario l'attivazione dell'istituto dell'amministratore di sostegno.
 
14. I Comuni promuovono reti di collaborazione con associazioni, volontari, aziende sanitarie, mediante l'attivazione di iniziative culturali e di socializzazione, formazione e informazione, condivise nei Piani di zona (Pdz), per la prevenzione e il contrasto al Gap.
 
15. I Comuni assicurano alle autorità statali competenti informazioni rispetto alle situazioni presenti sul proprio territorio al fine di garantire il migliore espletamento degli interventi di prevenzione e contrasto al Gap di competenza delle Forze dell'ordine
e delle Polizie locali.
 
16. I Comuni possono prevedere forme premiali per i soggetti che espongono il marchio di cui all'art. 5, comma 3.
 
17. Su ogni apparecchio per il gioco lecito deve essere indicata, in modo che risulti chiaramente leggibile:
a) la data del collegamento alle reti telematiche dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli;
b) la data di scadenza del contratto stipulato tra esercente e concessionario per l'utilizzo degli apparecchi;
c) i riferimenti del numero verde regionale di cui all'art. 5, comma 2, lettera f).
18. È vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco e sale scommesse.
 
19. È vietato consentire ai minori di anni diciotto l'utilizzo di apparecchi e congegni per il gioco lecito di cui all'art. 110, comma 7, lettera c-bis), del regio decreto n. 773/1931.
 
20. Le vetrine dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito non devono essere oscurate con pellicole, tende, manifesti o altro oggetto.
 
21. Al fine di evitare la diffusione del fenomeno del Gap e di garantirne il monitoraggio, i Comuni esercitano le funzioni di vigilanza e controllo sui locali in cui sono installati apparecchi

 

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