skin

Dl Fiscale, dal Preu al Registro unico: ecco tutti gli Odg

06 dicembre 2019 - 09:02

Presentati in Aula alla Camera gli ordini del giorno al decreto Fiscale sul gioco, in particolare sul Registro unico, Preu e Gap.

Scritto da Rf
Dl Fiscale, dal Preu al Registro unico: ecco tutti gli Odg

Sono stati presentati nella giornata di ieri giovedì 5 dicembre alla Camera alcuni ordini del giorno al decreto Fiscale, su cui è stata votata la fiducia. Nella mattinata di oggi, venerdì 6 dicembre, è previsto il voto finale da parte dell'Aula. 

I deputati di Fratelli D'Italia Maria Teresa Bellucci, Giorgia Meloni e Marco Osnato hanno presentato un ordine del giorno (9/2220-AR/37) al Decreto Fiscale sulla destinazione degli introiti derivanti dall'aumento del prelievo erariale unico. L'ordine del giorno è stato accolto con parere favorevole con riformulazione: “a valutare l’opportunità”. 
 
La deputata Maria Teresa Bellucci, nella mattinata di venerdì 6 dicembre, ha accettato la riformulazione, quindi dell'ordine del giorno. Dunque, l'Odg presentato da Fratelli di Italia è stato accolto dalla Camera.
 
DESTINAZIONE DEL PREU - “Impegniamo il Governo – spiegano i deputati di Fratelli di Italia - a destinare una quota del 10 percento dei maggiori introiti derivanti dall’aumento del Preu disposto dal provvedimento in esame alla prevenzione e cura delle dipendenze patologiche e all’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine rispetto alla diffusione del gioco d’azzardo illegale e delle sostanze stupefacenti”.
 
“Il provvedimento in esame – continuano i deputati - reca disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili. In particolare, l’articolo 26 del decreto-legge incrementa, dal 10 febbraio 2020, la misura del prelievo erariale unico (Preu) sugli apparecchi da intrattenimento, fissate rispettivamente al 23 percento per le new slot e al 9 percento per le videolottery.
 
Dalla relazione tecnica del provvedimento risulta che tali aumenti del Preu daranno un gettito annuo di circa 500 milioni di euro.
 
Secondo una stima del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga i giocatori in Italia sarebbero oltre 32 milioni, pari a poco più della metà della popolazione italiana, dei quali oltre un milione e mezzo sarebbero i giocatori cosiddetti problematici, e oltre ottocentomila sarebbero le persone cadute nella trappola del gioco patologico.
 
Nel 2012, il decreto-legge 13 settembre, n. 158, ha disposto l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea) con riferimento alle 'prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia, intesa come patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità'; diverse proposte di legge all’esame di questo ramo del Parlamento intendono affrontare in modo compiuto il tema della dipendenza da gioco, sia sotto l’aspetto della prevenzione che della cura, con l’intento di tutelare i soggetti che ne sono afflitti e le loro famiglie e promuovendo un maggiore impegno delle istituzioni sanitarie in materia”.
 
RIORDINO - Angela Ianaro deputata del Movimento 5 Stelle alla Camera ha presentato un ordine del giorno (9/2220-AR/191), e accolto con parere favorevole, al decreto fiscale con il quale chiede al Governo “di valutare l’opportunità di intervenire, attraverso l’emanazione di provvedimenti successivi, anche normativi, in materia di disciplina dei giochi leciti, tenendo in considerazione le misure di prevenzione contenute nel documento approvato dalla Conferenza Unificata”.
 
“Il provvedimento in esame – spiega Ianaro - contiene misure per esigenze fiscali e finanziarie indifferibili, anche mediante la lotta all’evasione fiscale e pertinente disciplina penale.
 
In particolare, il Capo II del disegno di legge in esame, che comprende gli articoli dal 24 al 31, contiene disposizioni in materia di giochi. In particolare l’articolo 25 (Termine per la sostituzione degli apparecchi da gioco) interviene per prorogare il termine a partire dal quale non è più possibile rilasciare nulla osta per gli apparecchi Amusement with prizes (Awp) di 'vecchia generazione', fissandolo al nono mese successivo alla data di pubblicazione del decreto ministeriale recante le regole tecniche di produzione dei nuovi apparecchi, che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto (cosiddetti Awpr). Tale modalità presuppone l’utilizzo della connessione in rete come strumento di controllo che può, tra l’altro, inibire l’utilizzo delle macchine da gioco in particolari fasce orarie, prevedere l’attivazione di specifici alert contenenti avvertenze sui rischi connessi alla ludopatia, ridurre i rischi di manomissione dei contenuti di gioco e consentire una maggiore tracciabilità, grazie all’archiviazione digitale di ogni attività di manutenzione.
 
A questo proposito è bene ricordare – continua Ianaro - che, in sede di Conferenza unificata, nel settembre 2017 è stato approvato un documento per il riordino organico di tutto il settore che conteneva adeguate misure di prevenzione rispetto al problema del disturbo da gioco d’azzardo, un generale riordino del prelievo fiscale e norme per un efficace contrasto al gioco illegale. L’intesa raggiunta in Conferenza unificata avrebbe dovuto essere recepita con uno o più decreti ministeriali.
 
L’importanza di tale documento è stata richiamata anche dalla circolare del ministero dell’Interno avente per oggetto: 'Sentenza Tar Lazio, Sez. II-bis 5 febbraio 2019, n. 1460 – Ordinanze sindacali recanti limitazioni degli orari di apertura dei locali in cui sono installati apparecchi ex articolo 110 comma 6 del Tulps'. La circolare del ministero dell’Interno citando la sentenza del Tar ricorda che 'anche in assenza del decreto di recepimento, assume la valenza di parametro di riferimento per l’esercizio, da parte delle amministrazioni locali, delle loro specifiche competenze in materia di disciplina dei giochi leciti'. La circolare non detta disposizioni ma costituisce un 'atto di indirizzo'.
 
Alla luce di ciò, risulta dunque non più rinviabile il riordino di tutta la materia, anche tenendo conto dei documento approvato in sede di Conferenza Unificata”. Anche questo ordine del giorno è stato accolto dalla Camera.
 
REGISTRO UNICO – Il deputato del Partito democratico Umberto Buratti ha presentato un ordine del giorno (9/2220-AR/203) al decreto fiscale. “L’articolo 27 – spiega Buratti - prevede che presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli è istituito, a decorrere dal 2020, il Registro unico degli operatori del gioco pubblico. L’articolo 27, comma 4 prevede testualmente, tra gli altri requisiti, che l’iscrizione al Registro è disposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli previa verifica del possesso, da parte dei richiedenti, delle licenze di pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, delle autorizzazioni e concessioni necessarie ai sensi delle specifiche normative di settore.
 
La formulazione del comma 4 può generare dei dubbi interpretativi in ordine ai requisiti richiesti per l’iscrizione al Registro di prossima istituzione, e in particolare l’elencazione delle licenze di Pubblica sicurezza ai sensi degli articoli 86 e 88 del Tulps potrebbe essere considerata applicabile indiscriminatamente a tutte le tipologie di gioco; il regime autorizzativo dei giochi, invero, prevede regole differenti e autonome per ogni singola tipologia di gioco, poste dalla specifica normativa di settore.
 
Intento del legislatore non è certamente modificare la normativa di settore in ordine al regime autorizzazione dei diversi giochi, quanto invece subordinare l’iscrizione al suddetto Registro unico all’effettivo possesso delle licenze, autorizzazioni o concessioni necessarie che sono specificamente previste per ogni singolo gioco, e solo per quello, impegna il Governo a esplicitare attraverso il ministero dell’Economia e delle finanze, Agenzia delle dogane e dei monopoli che, nell’ambito dei requisiti per l’iscrizione al Registro unico, il possesso delle licenze di Pubblica sicurezza al sensi degli articoli 86 e 88 Tulps sia richiesto solamente per i giochi per i quali la normativa di settore lo esiga e che non possa essere considerato applicabile indiscriminatamente a tutte le tipologie di gioco”.  Sull'ordine del giorno, con testo riformulato (la consueta formula "a valutare di"), il Governo ha espresso il suo parere favorevole ed è stato accolto.
SICUREZZA E GIOCO - Anche il deputato di Forza Italia Mauro D'Attis ha presentato un ordine del giorno (9/2220-AR/235) al decreto fiscale, su cui è stato espresso parere contrario.
 
“Il decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 214 – afferma D'Attis - reca disposizioni urgenti in materia fiscale per esigenze indifferibili. Il provvedimento in esame reca numerose disposizioni in materia di giochi. Il gruppo Forza Italia ha presentato durante l’esame del provvedimento in sede referente un emendamento classificato con il numero 27.8 sul quale si è articolato un acceso dibattito.
 
Detto emendamento era volto a evitare che i titolari di azienda operanti nel delicato settore degli apparecchi da gioco con vincita in denaro si trovino ad assumere soggetti destinatari di segnalazioni di polizia o conniventi con associazioni criminali, senza poterne avere conoscenza.
 
Tenuto conto della particolare delicatezza del settore in cui i suddetti titolari di azienda operano, si ritiene opportuno il preventivo controllo da parte delle questure sulla affidabilità e la condotta dei soggetti che possono essere assunti dalle imprese del settore, al fine di evitare che associazioni criminali possano infiltrarsi nella gestione di imprese del settore del gioco obbligando queste ultime ad assumere propri affiliati. Per questo motivo impegniamo il Governo ad approfondire la questione esposta in premessa e valutare l’opportunità adottare apposite iniziative, anche normative finalizzate a risolvere la problematica esposta”.

Dopo la discussione in Aula di oggi, 6 dicembre, l'ordine del giorno è stato accolto dal Governo. 

Articoli correlati