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Dl fiscale, accolto Odg D'Attis su sicurezza nel settore gioco

06 dicembre 2019 - 17:07

L'Aula della Camera ha accolto l'ordine del giorno del deputato D'Attis sui controlli in materia di gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Dl fiscale, accolto Odg D'Attis su sicurezza nel settore gioco

 

Dopo il primo parere contrario del Governo, è stato invece accolto, oggi 6 dicembre alla Camera nell'ambito della discussione degli ordini del giorno presentati al decreto fiscale, quello a firma del deputato di Forza Italia Mauro D'Attis che è volto a evitare che i titolari di azienda operanti nel delicato settore degli apparecchi da gioco con vincita in denaro si trovino ad assumere soggetti destinatari di segnalazioni di polizia o conniventi con associazioni criminali, senza poterne avere conoscenza.
"Tenuto conto della particolare delicatezza del settore in cui i suddetti titolari di azienda operano, si ritiene opportuno il preventivo controllo da parte delle questure sulla affidabilità e la condotta dei soggetti che possono essere assunti dalle imprese del settore, al fine di evitare che associazioni criminali possano infiltrarsi nella gestione di imprese del settore del gioco obbligando queste ultime ad assumere propri affiliati. Per questo motivo impegniamo il Governo ad approfondire la questione esposta in premessa e valutare l’opportunità adottare apposite iniziative, anche normative finalizzate a risolvere la problematica esposta”.

IL DIBATTITO IN AULA - Intervenuto in Aula, D'Attis ha evidenziato come l'Odg "si occupa di estendere il preventivo controllo da parte della questura sull'affidabilità della condotta dei soggetti che possono essere assunti dalle imprese del settore del gioco, degli apparecchi con vincite in denaro e, quindi, praticamente delle attività che gestiscono questi apparecchi ex articolo 110, comma 6, del TULPS (le slot machine).
Così come già previsto per i preposti delle sale scommesse o i Bingo, chiedo, con questo ordine del giorno, che il Governo approfondisca la questione e valuti l'opportunità di adottare apposite iniziative per permettere il controllo preventivo in questura di coloro che devono essere assunti dalle sale in cui ci sono le slot machine e questo per due ragioni, sottosegretario: in primo luogo, per combattere l'infiltrazione del crimine nelle sale dove ci sono le slot anche attraverso eventuali dipendenti che vengono assunti; in secondo luogo, per aiutare anche i gestori - dato che spesso queste cose non si sanno magari perché vengono denunciate dopo e vengono scoperte dopo - che vengono minacciati e obbligati spesso dalle organizzazioni criminali ad assumere personale nelle sale dove ci sono, appunto, le slot. Questo impegno - e tra l'altro il provvedimento che ne potrebbe scaturire - è a costo zero per l'amministrazione dello Stato ed estende un obbligo già previsto per le ex articolo 88, cioè le sale scommesse, i Bingo eccetera". D'Attis ha quindi chiesto al sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta "se fosse possibile di valutare il cambio della posizione del Governo".

A tale proposito, il sottosegretario ha affermato: "Su questo punto c'era stata una discussione approfondita in Commissione finanze e le ragioni del 'no' all'emendamento erano legate al fatto che solo per chi ambisce a diventare poliziotto ci sono le restrizioni previste. Detto questo, siccome qui si chiede di approfondire e di studiare l'argomento, penso che si possa accogliere".

 

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