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Minardo (Lega): 'Gioco e sicurezza, una priorità'

07 dicembre 2019 - 08:41

Deputato della Lega, Antonino Minardo si batte da anni per un gioco sicuro e per la tutela dei minori.

Scritto da Rf
Minardo (Lega): 'Gioco e sicurezza, una priorità'

Tutelare i minori e i giocatori attraverso un gioco sicuro è la priorità che il deputato della Lega Antonino (Nino) Minardo mette sui banchi di Montecitorio. Sono molti i temi portati in Aula: l'ultimo, in ordine di tempo, la proposta di legge dal titolo “Norme per regolamentare la vendita e la diffusione dei videogiochi violenti a tutela dei minori e introduzione dell'obbligo di classificazione”, che mira a vietare la vendita ai minori di 18 anni dei videogiochi non adatti ai ragazzi.

Ma non solo: sono necessarie, secondo il deputato Minardo, una regolamentazione del gioco in Italia che salvaguardi il giocatore e l'introduzione di norme che disciplinino anche l’aspetto riguardante l’evasione fiscale nel settore.

 

Infatti, Minardo auspica che il Governo riveda con attenzione le norme sul gioco a 360 gradi. Dal contrasto della diffusione delle applicazioni di gioco rivolte a bambini e giovanissimi, concepite per smartphone e per tablet, che imitano il funzionamento delle slot con vincita in denaro, all'adozione di misure adeguate per la tutela dei minori per evitare che possano essere soggetti a forme compulsive.
 
 
Onorevole Minardo, quanto è importante una regolamentazione del gioco in Italia? Ci può parlare della sua proposta di legge su minori e videogiochi?
“Negli ultimi anni il panorama dei giochi in Italia ha subito profonde modificazioni e la nascita di prodotti di grande appeal per il pubblico, soprattutto più giovane, ha aumentato in modo esponenziale l’insorgere di patologie connesse agli stessi. L’offerta dei giochi d’azzardo, infatti, è in continuo aumento, è sempre più diversificata ed è divenuta ormai alla portata di tutti. Ritengo necessaria una regolamentazione rigida del gioco in Italia con norme di prevenzione, salvaguardia e tutela del giocatore in generale e dei minori in particolare, e con misure che disciplinino anche l’aspetto riguardante l’evasione fiscale nel settore. Per quanto riguarda i minori, di recente ho presentato una proposta di legge di tutela di questa fascia della società molto a rischio: 'Norme per regolamentare la vendita e la diffusione dei videogiochi violenti a tutela dei minori e introduzione dell'obbligo di classificazione'.
Questo l’obiettivo del progetto di legge: il mondo dei videogiochi, sia acquistati nei punti vendita sia scaricati online, è privo di regole. Un bambino può acquistare liberamente o scaricare da internet anche i videogame indicati come adatti a un utente maggiorenne. Proprio alla luce di tale realtà, risulta prioritario per la sicurezza dei ragazzi un intervento che regolamenti in maniera esaustiva il tema della tutela dei minori in tale settore.
Il mio progetto di legge mira, da un lato, a recepire la classificazione Pegi e, dall'altro, a potenziare il sistema di protezione dei minori, apportando quei correttivi che solo una normativa adeguata può introdurre. All'inizio di quest’anno ho anche interrogato i ministri della Salute, dell’Interno e dell’Economia chiedendo di avviare e attuare immediate azioni per contrastare la diffusione delle applicazioni di gioco d'azzardo per bambini e giovanissimi per smartphone e tablet che imitano in ogni dettaglio il funzionamento delle slot e adottare misure volte alla tutela dei minori per evitare che possano essere soggetti a forme compulsive di gioco”.
 
 
Quello attuale è sicuramente un momento molto delicato per quanto riguarda il gioco pubblico, cosa ne pensa delle misure indicate dal decreto Dignità del precedente Governo che vieta la pubblicità del gioco sui mass media?
“È un segnale molto timido di contrasto al gioco pubblico. È stata l’unica misura contenuta nel decreto Dignità e non basta”.
 
 
Onorevole Minardo, tra i punti programmatici del Governo giallorosso c'è quello sul contrasto al gioco d'azzardo patologico. Secondo lei l'Esecutivo introdurrà nuovi progetti rivolti alla prevenzione e alla cura?
“Lo spero. Auspico che questo Governo non si limiti ad avviare campagne di informazione e sensibilizzazione perché, come detto, non bastano. Occorre altro. In questi anni non si è riusciti a rafforzare i sistemi di prevenzione e cura e questo lo si deve fare solo investendo nel sistema sanitario nazionale e coinvolgendo le Regioni e gli Enti locali”.
 
 
Secondo lei, la riduzione dell'offerta di gioco legale avrà degli effetti positivi sui rischi di patologie a esso legate o rischia di incentivare quello illegale, il che sarebbe certamente più pericoloso?
“Sono del parere che la riduzione dell’offerta legale non sia tanto efficace per il contrasto al gioco patologico. Anzi, potrebbe essere un’arma a doppio taglio, potrebbe diventare pericolosa perché metterebbe in moto i meccanismi patologici del gioco compulsivo, della ricerca di luoghi nascosti ove sfogare le proprie debolezze e dipendenze, sia nei casi problematici che in quelli patologici di dipendenza”.
 
 
Il gioco patologico è un problema che viene affrontato anche da associazioni e operatori che si occupano di intrattenimento, le quali chiedono al ministero della Salute dialogo e confronto. Secondo lei è cambiata nel tempo la consapevolezza di questa problematica da parte di tutti, delle associazioni, dei concessionari e degli operatori?
“La consapevolezza è cambiata ma non ci sono strumenti adeguati per combattere il fenomeno. Le associazioni, gli operatori e così via agiscono da soli per contrastare l’emergenza ma hanno bisogno di sostegno e supporto dalle istituzioni”.
 

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