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Comune Savona, intesa con Regione: 'Niente sale gioco in centro storico'

27 gennaio 2020 - 10:38

Intesa fra Comune di Savona e Regione Liguria per vietare l'apertura di sale gioco, lavanderie automatiche, sexy shop, compro oro, centri massaggi e internet point nel centro storico.

Scritto da Redazione
Comune Savona, intesa con Regione: 'Niente sale gioco in centro storico'

Ci sono anche le sale gioco fra le attività "escluse dal centro storico" ai sensi dell'intesa sul l’insediamento di attività commerciali in zone di pregio siglata fra la Regione Liguria e il Comune di Savona.

La giunta regionale, su proposta dell'assessore allo Sviluppo economico e al Commercio Andrea Benveduti, ha infatti approvato un accordo finalizzata al miglioramento della qualità della vita e alla qualificazione per della città affacciata sulla Riviera di Ponente.

 

"Siamo contenti di allargare questo provvedimento a Savona, dopo le ottime risposte ottenute su Genova e Sestri Levante", afferma l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti. "La salvaguardia dei nostri centri storici passa anche attraverso la tutela delle attività commerciali in aree 'sensibili' per valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico.
Savona vanta un importante registro di botteghe storiche, che abbiamo il dovere di difendere e sviluppare per promuovere un importante intervento di recupero del tessuto commerciale, che consenta il miglioramento della qualità della vita dei nostri meravigliosi centri storici".

La misura è stata adottata in collaborazione con il competente soprintendente del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la Camera di commercio delle Riviere di Liguria, le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del commercio e dell’artigianato, Confcommercio e Confesercenti-Confartigianato e Cna. "In questo modo – aggiunge l'assessore – intendiamo intraprendere un percorso di contrasto alle situazioni di incuria e lotta al deterioramento delle condizioni economico-sociali del territorio, contribuendo alla soddisfazione della domanda di sicurezza reale e percepita dell'area. Non è perciò un provvedimento contro qualcosa, ma a protezione del valore dei nostri comuni e del nostro tessuto storico".

Tra le nuove attività economiche si intende escludere anche le lavanderie automatiche, gli apparecchi automatici, i phone center, i negozi di telefonia, fax-internet point, i money transfer, i money change, i sexy shop, i compro oro e i centri massaggi. "Come per le altre aree attenzionate dall'intesa – ricorda in conclusione Benveduti – Regione Liguria potrà mettere a disposizione delle risorse finanziarie a favore delle attività commerciali ricomprese nell’ambito territoriale individuato".
 

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