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Covid-19, bozza Dl: 'Gioco e sport, possibili proroghe mensili dello stop'

24 marzo 2020 - 15:39

Si parla anche di sale gioco e sport nella bozza del Dl sulla possibile proroga delle misure per il Covid-19 - di mese in mese - fino al 31 luglio.

Scritto da Redazione
Covid-19, bozza Dl: 'Gioco e sport, possibili proroghe mensili dello stop'


Emergono nuovi dettagli sulla bozza di decreto circolante in queste ore sulla possibilità di proroga delle misure di contenimento per il Covid-19  - di mese in mese - fino al 31 luglio, e molti riguardano il gioco. 

Secondo il testo che Gioconews ha potuto visionare, e che è all'esame del Consiglio dei ministri di oggi, 24 marzo, "per contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus Covid-19, su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso, possono essere adottate, secondo quanto previsto dal presente decreto, una o più misure tra quelle di cui al comma 2, per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020 e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus".

 

Quindi, "possono essere adottate, secondo criteri di adeguatezza specifica e principi di proporzionalità al rischio effettivamente presente su specifiche parti ovvero sull’intero territorio nazionale, una o più tra le seguenti misure: chiusura di cinema, teatri, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi o altri analoghi luoghi di aggregazione; limitazione o sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati, ivi compresa la possibilità di disporre la chiusura temporanea di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e impianti sportivi, anche se privati, nonché di disciplinare le modalità di svolgimento degli allenamenti sportivi all’interno degli stessi luoghi".
 
Decretando, di fatto, anche l'impossibilità di fare scommesse, o di disputare le corse di ippica. Come già avvenuto con il decreto pubblicato il 9 marzo e valido fino al 3 aprile.
 
 

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