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Cura Italia, Governo pone la fiducia: le norme sui giochi

23 aprile 2020 - 07:42

Il Governo la posto al questione di fiducia alla Camera sul Ddl Cura Italia: confermate le disposizioni sui giochi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Cura Italia, Governo pone la fiducia: le norme sui giochi

L'Aula della Camera vota oggi, giovedì 23 aprile, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione del disegno di conversione in legge del cosiddetto decreto Cura Italia. Il voto finale è atteso per la giornata di domani.

Nel testo del Cura Italia su cui oggi Montecitorio vota la fiducia, e che è identico a quello scaturito dai lavori del Senato, restano immutate le disposizioni sui giochi, vale a dire alcune proroghe dei pagamenti.

Ricordiamo il testo integrale: "1. I termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) e lettera b), del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 e del canone concessorio in scadenza entro il 30 aprile 2020 sono prorogati al 29 maggio 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno. La prima rata è versata entro il 29 maggio e le successive entro l’ultimo giorno di ciascun mese successivo; l’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020. 2. A seguito della sospensione dell’attività delle sale bingo prevista dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e successive modificazioni ed integrazioni, non è dovuto il canone di cui all’articolo 1, comma 636, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, a decorrere dal mese di marzo 2020 e per tutto il periodo di sospensione dell’attività. 3. I termini previsti dall’articolo 1, comma 727 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dagli articoli 24, 25 e 27 del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, sono prorogati di 6 mesi. 4. Alla copertura degli oneri previsti dalla presente disposizione si provvede ai sensi dell’articolo 126".

 

 

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