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Fase 2: strappo di Bolzano e ripartenza in Trentino, giochi in attesa

08 maggio 2020 - 10:13

Dopo il pressing delle ultime ore delle regioni, arriva l'assolo di Bolzano: ma i giochi rimangono al palo e in attesa.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Fase 2: strappo di Bolzano e ripartenza in Trentino, giochi in attesa

Se, come  noto, è in corso ormai da giorni un forte pressing delle regioni per rivendicare la possibilità di aperture differenziate in base ai dati territoriali sul contagi – con i governatori che hanno preso in parola la disponibilità manifestata dal premier ad accelerare i tempi delle riaperture – a rompere gli indugi è il Trentino. E, in particolare, la provincia autonoma di Bolzano, con il Consiglio provinciale che ha approvato in seduta notturna una legge che accelera la “Fase 2” in Alto Adige. I negozi potranno aprire già dal 9 maggio, dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale, anche se la Provincia suggerisce ai commercianti di aprire comodamente da sabato mattina. Lunedì 11 maggio toccherà invece a bar, ristoranti e musei. “La Provincia di Bolzano intende affrontare questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia, dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure”, ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. Visto che l'andamento dell'epidemia, che in Alto Adige ha portato ad avere un indice di contagio R0 al di sotto dell’1. Ma è comunque più alto di quello del Veneto e della Lombardia: quindi, applicando il principio di Bolzano, si dovrebbe dare il via libera anche a molti altri territori, applicando la pre-condizione adottata dal governatore per arrivare a fissare le regole locali per la ripartenza.

Stando a quanto disposto dal consiglio provinciale, tuttavia, per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali. Anche per quanto riguarda i giochi, come slot, vlt e scommesse, per i quali la raccolta è stata dichiarata interrotta dall'Agenzia delle Dogane e dei monopoli e, quindi, per ripartire si dovrà attendere un via libera formale da parte dell'amministrazione o del governo centrale.

Per una situazione, dunque, probabilmente ancora più paradossale, con il Trentino che dovrebbe veder ripartire la maggior parte delle attività, anche quelle con maggiore contatto tra le persone, come la cura della persona, mentre non potranno riaprire le sale scommesse, bingo o vlt, anche quelle di grandissime dimensioni dove la sicurezza potrebbe essere più che garantita. Per una nuova edizione della cosiddetta Questione territoriale che, del resto, proprio da quella provincia era partita. Figurarsi, dunque, se l'amministrazione locale possa preoccuparsi delle esigenze della filiera del gioco.

COSI' NELLE ALTRE REGIONI - Nel frattempo, negli altri territori, è fermento generale. Dopo che il 6 maggio, prima nel corso della conferenza delle Regioni e poi nel confronto con il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, vari governatori sono tornati alla carica chiedendo di poter far rialzare le saracinesche ai negozianti al dettaglio già lunedì 11 maggio. Boccia ha però risposto che prima del 18 maggio è impossibile riaprire perché bisogna valutare l'andamento dei contagi dopo la fine del lockdown. Un primo controllo sull'andamento della curva epidemiologica ci sarà lunedì prossimo, 11 maggio, e nello stesso giorno si insedierà al Ministero della Salute un comitato scientifico per valutare sulla base di un algoritmo come procede la diffusione del virus regione per regione. Sulla base dei risultati, Ministero della Salute e Regioni decideranno se procedere a ulteriori allentamenti delle misure. Il monitoraggio prevede tre tipi di indicatori: quello sull'andamento dei casi (trend in miglioramento per il 60 percento), la capacità di fare tamponi e tracciare i positivi e l'ultimo che misura la velocità del virus (l'R-t deve essere inferiore a 1) e la disponibilità di posti letto in terapia intensiva e altri ricoveri.

Il governatore dell’Emilia Romagna - nonché presidente della Conferenza delle regioni – Stefano Bonaccini, ribadisce quella che sembra essere la linea di compromesso con il governo centrale. Ovvero che dal 18 maggio - visto che il 17 scade il decreto del Governo - le Regioni potranno decidere in autonomia. Ma sempre rimanendo in contatto col Governo e col Ministero della Salute per verificare il rimbalzo dell'epidemia. Resta il fatto che c’è chi tra i governatori ha più fretta di riprendersi il potere di decidere in autonomia le prossime tappe della Fase 2. Come Luca Zaia, seguito a ruota dai presidenti di Friuli Venezia Giulia e Liguria, Massimiliano Fedriga e Giovanni Toti, che si dicono pronti a ripartire anche prima. Con il caso Bolzano che potrebbe, ancora una volta, fare da apripista per le altre regioni.

L'ipotesi più concreta resta comunque quella della riapertura generalizzata dal 18 maggio - giorno in cui grazie al protocollo Governo-Cei, torneranno a celebrarsi anche le messe - decisa autonomamente dalle singole Regioni tenendo conto delle elaborazioni dell'Istituto superiore di sanità. La condizione fondamentale è infatti la conferma del calo dei contagi, che potrà essere ritenuta credibile non prima di due settimane dalla fine del lockdown: da qui la data del 18. È comunque ormai scontato che non ci sarà una gestione uniforme e che - come ha ribadito anche Boccia - saranno “possibili differenziazioni regionali” ma sempre dal 18 maggio.

LA SITUAZIONE DEI GIOCHI - Non è ancora chiaro, tuttavia, quando potranno riaprire i locali da gioco, per i quali si prospetta il mantenimento della data del 1 giugno, ipotizzata dall'ultimo Dpcm per la ripartenza delle “altre attività”, insieme a teatri e altri luoghi di intrattenimento. Tuttavia, anche in questo caso, potrebbero essere definite aperture graduali differenziate per territorio, coerentemente con le regole che verranno impartite sulle diverse regioni. Ma nulla è ancora stato deciso. Fondamentale sarà il parere che dovrà arrivare da Piazza Mastai dove proprio in queste ore si sta ragionando sulla ripartenza dei giochi.

 

 

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