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Fase due: riaprono locali pubblici e bar, a Trento consentite le slot

18 maggio 2020 - 08:07

Al via oggi, 18 maggio, l'attività di commercio al dettaglio e locali pubblici in gran parte delle Regioni, la Provincia di Trento consente espressamente le slot.

Scritto da Fm
Fase due: riaprono locali pubblici e bar, a Trento consentite le slot

Da oggi, 18 maggio, l'Italia riparte.
Secondo l'ultimo decreto del Governo infatti, come noto, la maggior parte delle attività commerciali potranno ricominciare ad accogliere clienti, nel rispetto delle disposizioni sanitarie e del distanziometro sociale. Con alcune eccezioni, sia a livello regionale che di codici Ateco.

Almeno per il momento, il gioco non compare espressamente nelle Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, frutto dell'intesa fra Governo e Conferenza delle Regioni sulle modalità di contenimento del Covid-19, ma resta consentito solo nei bar e in alcuni territori, in virtù della concessione alle Regioni di disciplinare in autonomia il processo di riapertura.

Bar che, scorrendo le principali ordinanze regionali attuative dell'ultimo Dpcm - fresco di Gazzetta ufficiale, con la possibilità per le Regioni di fissare norme ad hoc, tenendo conto delle peculiarità territoriali e dell'evolversi della pandemia - riapriranno quasi in tutti i casi da oggi, lunedì 18 maggio.

Non in Piemonte, dove potranno riaprire in battenti fra il 23 e il 25 maggio, per avere più tempo per mettersi a norma.

 
Il gioco in sé viene espressamente norminato - e autorizzato - nella delibera della Giunta della Provincia autonoma di Trento, dove c'è scritto che si intende riaprire le "ricevitorie del Lotto, SuperEnalotto, Totocalcio" e le attività di "gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone".
 
In Abruzzo, invece "rimane sospesa l’attività delle sale gioco, scommesse, bingo, anche qualora siano svolte all’interno di bar, pubblici esercizi e/o affini", in ossequio alle disposizioni del Dpcm pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Sale chiuse in Basilicata e in Calabria, che ha deciso di adeguarsi a tali disposizioni dopo aver visto annullare dal Tar l'ordinanza sulla riapertura di bar e ristoranti, contro cui aveva fatto il ricorso il Governo.
 
Nell'ordinanza firmata dal governatore del Veneto Luca Zaia viene ribadito che sono sospese le attività di "centri sociali, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, sale ballo anche per corsi, discoteche, parchi divertimento e assimilati".
In Lombardia, l'ordinanza del governatore Attilio Fontana conferma "l’obbligo per i concessionari di slot machines di provvedere al blocco delle medesime ed agli esercenti di provvedere alla disattivazione di monitor e televisori di giochi che prevedono puntate accompagnate dalla visione dell’evento anche in forma virtuale, al fine di impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco all’interno dei locali, a prescindere dalla tipologia di esercizio in cui tali apparecchi sono presenti". La stessa norma figura nell'ordinanza della Regione Piemonte firmata dal presidente Alberto Cirio.
 
In Emilia Romagna, altra regione di particolare interesse per il comparto del gioco, il presidente Stefano Bonaccini ha stabilito la riapertura dei bar dal 18 maggio, mentre dal 25 maggio toccherà a circoli ricreativi; parchi tematici, di divertimento e luna park: per tutte queste attività, però, servirà prima l’adozione di uno specifico protocollo regionale per ognuna, nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali definite d’intesa fra Governo e Regioni. Oltre a rispettate le norme di distanziamento sociale, senza alcun assembramento.
Le attività connesse ai parchi divertimento e ai parchi tematici sono consentite, sempre dal 18 maggio, anche dalla Regione Lazio.
 
 

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