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Consiglio provinciale Trento, legge sul gioco sotto la lente il 26 maggio

19 maggio 2020 - 09:11

La commissione Sanità del consiglio provinciale di Trento il 26 maggio si confronta sul termine per la rimozione degli apparecchi da gioco dagli esercizi generalisti, fissato ad agosto 2020.

Scritto da Fm
Consiglio provinciale Trento, legge sul gioco sotto la lente il 26 maggio

Dopo la decisione della giunta provinciale di Trento di consentire la riapertura delle "ricevitorie del Lotto, SuperEnalotto, Totocalcio" e la ripresa delle attività di "gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone", con l'ordinanza firmata dal presidente Maurizio Fugatti e in vigore da ieri, 18 maggio, il gioco torna d'attualità al consiglio provinciale. 

Il tema infatti figura all'ordine del giorno della seduta della commissione Sanità in programma per il 26 maggio - in videoconferenza - dove consiglieri e stakeholder del settore saranno chiamati a confrontarsi sulla legge provinciale 22 luglio 2015, n. 13 (Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco) e in particolare sul termine per la rimozione degli apparecchi da gioco, che a partire da agosto 2020 dovrebbe interessare le slot degli esercizi generalisti localizzati a meno di 300 metri dai luoghi sensibili, secondo le stime una su tre di quelle autorizzate prima del 2015.

Sotto la lente l'articolo 14, comma 1, della legge, modificata dall'art. 33 della l.p. 3 agosto 2018, n. 15, che recita: "Fermo restando quanto previsto dall'articolo 5, comma 4, ('i Comuni possono prorogare il termine per la rimozione degli apparecchi da gioco individuati dall'articolo 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931 nel caso in cui gli stessi siano collocati all'interno dell'unico esercizio per la vendita o per la somministrazione di alimenti o bevande insediato nel territorio comunale', Ndr) gli apparecchi da gioco individuati dall'articolo 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931 posti a una distanza inferiore a quella prevista dall'articolo 5, comma 1, sono rimossi entro sette anni dalla data di entrata in vigore di questa legge se collocati nelle sale da gioco ed entro cinque anni dalla medesima data negli altri casi. In caso di mancata rimozione si applica l'articolo 10, comma 1".
 
Lo scorso inverno l'associazione Sapar aveva chiesto una modifica della legge e l'assessore alla Salute Stefania Segnana si era detta pronta ad un confronto in merito, mentre, poche settimane dopo, il consigliere 5 Stelle Alex Marini aveva chiesto di rendere più efficace la normativa provinciale 13/2015 ai fini di una maggiore tutela della salute della popolazione e di una riduzione del rischio di comportamenti di gioco patologici.
 
 
Il programma della seduta del 26 maggio prevede le consultazioni dei rappresentanti di: Azienda provinciale per i servizi sanitari, Agenzia delle dogane e dei monopoli, Coordinamento provinciale imprenditori, Federazione italiana tabaccai, Sindacato nazionale giornalai d'Italia, Cgil, Cisl, Uil, Consorzio cooperative sociali, Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, Forum delle Associazioni familiari del Trentino, Associazione Ama - Auto mutuo aiuto, Associazione Albora, Consiglio delle autonomie locali, Consorzio dei comuni trentini.
 

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