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Dl Liquidità e gioco, il testo in Aula in Senato

03 giugno 2020 - 08:48

Approda in Aula in Senato il disegno di conversione in legge del decreto Liquidità, norme anche su Adm e Preu.

Scritto da Anna Maria Rengo
Dl Liquidità e gioco, il testo in Aula in Senato

Si appresta alla volata finale, il disegno di conversione in legge con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali, vale a dire il Ddl Liquidità.

Le commissioni del Senato hanno ultimato l'esame e il testo è atteso in Aula oggi, mercoledì 3 giugno, nella versione scaturita dai lavori della Camera e che prevedono norme anche in materia di gioco.

 

Il testo prevede infatti il potenziamento dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, attraverso l'incremento di 8 milioni di euro delle risorse variabili del Fondo risorse decentrate, "a valere sui finanziamenti dell’Agenzia stessa", e comprend anche l'emendamento approvato in commissione che riguarda la proroga del termini per il pagamento del Preu e la sua possibile rateizzazione, proposto dai deputati di Forza Italia D'Attis, Fiorini e Ungaro.
 
L'emendamento, di grande importanza per gli operatori slot e Vlt, prevede che "i termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e del relativo canone concessorio in scadenza entro il 30 agosto 2020 siano prorogati al 22 settembre 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con applicazione degli interessi legali calcolati giorno per giorno; la prima rata è versata entro il 22 settembre 2020 e le successive entro l’ultimo giorno del mese; l’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020".
 
Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti alla commissione Finanze era scaduto il 1 giugno e non ce ne sono stati in materia di gioco.

 

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