skin

Covid-19, Regione Lombardia: 'Più contributi per imprese, gioco escluso'

15 luglio 2020 - 10:56

La delibera della Regione Lombardia che amplia la platea dei destinatari dei contributi per la sicurezza sanitaria della imprese per il Covid-19 esclude quelle collegate a sale gioco, lotterie, scommesse.

Scritto da Redazione
Covid-19, Regione Lombardia: 'Più contributi per imprese, gioco escluso'

Le attività economiche legate al gioco con vincita in denaro continuano ad essere escluse, in larga parte, dai fondi stanziati dalle Regioni per sostenere le piccole e medie imprese alle prese con la crisi generata dall'emergenza Covid-19.

 

La serie, si allunga con la delibera della giunta della Lombardia, che, su proposta dell'assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, ha ampliato la platea destinataria del bando 'Safe working - Io riapro sicuro', per l'accesso a contributi per interventi connessi alla sicurezza sanitaria, vietando però la partecipazione alle attività collegate a sale gioco, lotterie, scommesse, espressamente.

 

Il bando, che scadrà il 10 novembre, consente la richiesta di contributi al settore dell'Amusement. Infatti scorrendo l'elenco dei codici Ateco inclusi nel bando, figurano anche le “sale giochi e biliardi”, la “fabbricazione di console per videogiochi e di giochi (inclusi i giochi elettronici)”, il “commercio all'ingrosso di giochi per luna-park e videogiochi per pubblici esercizi”.

COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA CAMERALE - 'Safe working - Io riapro sicuro' è attuato in collaborazione con il sistema camerale all'interno dell'Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo tra Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo, e vede Unioncamere come soggetto attuatore e responsabile del procedimento.

SCENDE L'INVESTIMENTO MINIMO - La delibera riduce l'investimento minimo per accedere al contributo, che passa da 2.000 a 1.300 euro. L'aiuto consiste nella concessione di risorse a fondo perduto fino al 60 percento delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70 percento delle spese per le micro imprese. È di 25mila euro il limite massimo di concessione.
 
MATTINZOLI: PER LE IMPRESE PROVATE DALLA CRISI - "Quando abbiamo studiato questa misura - ha precisato l'assessore - volevamo che le imprese, già duramente provate dalla crisi economica, non avessero ulteriori spese da sopportare per gli indispensabili protocolli sanitari. Per non esaurire la dotazione economica stanziata, non avendo dati e certezze su quali e quante imprese avrebbero riaperto e quindi aderito al bando, abbiamo volutamente tenuto alta l'asticella d'ingresso a 2.000 euro e riservato il provvedimento alle categorie tradizionali, che fanno riferimento all'assessorato allo Sviluppo economico. Per questo - ha aggiunto Mattinzoli - la misura è stata costruita in maniera modificabile e flessibile: molti esercizi commerciali purtroppo sono rimasti chiusi. In uno scenario più definito abbiamo perciò abbassato l'asticella d'ingresso a 1.300 euro e allargato ad altre attività".
 
AIUTI PER MODA, ALBERGHI E SALE CONCERTI - "Rientrano - ha detto ancora l'assessore - in pieno accordo con l'assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni, che ingrazio, anche le strutture alberghiere, ricettive, le attività d'intrattenimento, artistiche, sale da concerto. In questo modo - ha concluso Mattinzoli – è chiara la volontà di non lasciare solo nessuno".
Nessuno, tranne il gioco legale.
 
LE SPESE AMMISSIBILI - Il bando 'Safe working - Io riapro sicuro' prevede un contributo per gli interventi che riguardano la messa in sicurezza sanitaria dell'impresa e i dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, occhiali. Sono comprese quelle riguardanti i macchinari e le attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali; apparecchi di purificazione dell'aria. Sono ammessi interventi strutturali per il distanziamento sociale all'interno dei locali, nonché le strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all'interno e all'esterno dei locali d'esercizio, termoscanner; strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti.
 
PRIMI ESITI DEL BANDO IN CORSO - Intanto a 40 giorni circa dall'apertura dello sportello c'è già un primo elenco di 232 domande ammesse e finanziate per un totale di contributi di 850mila euro.
Contributi così suddivisi per territori: a Bergamo vanno 32.700 euro, a Brescia 123.800, a Como-Lecco 223.500, a Cremona 16.500,
a Mantova 24.800 euro, a Milano-Monza-Brianza-Lodi 230.700, a Pavia 27.400, a Sondrio 89.700, a Varese 81.000.
 

Articoli correlati