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L'Italia al voto, i candidati: 'Gioco, più poteri ai Comuni'

01 agosto 2020 - 07:20

Terza puntata del nostro speciale dedicato alle elezioni comunali in programma in autunno. Focus sui candidati sindaco di Arezzo e a Lecco, che chiedono più poteri nella lotta al Gap.

Scritto da Fm
L'Italia al voto, i candidati: 'Gioco, più poteri ai Comuni'

 

Nuova tappa del viaggio di GiocoNews fra i territori protagonisti delle elezioni amministrative di settembre, con un focus sugli aspiranti sindaci dei Comuni italiani.
Dopo VeneziaBolzano e Trento approdiamo a Lecco ed Arezzo.

Lo speciale, pubblicato sulla rivista di GiocoNews di giugno, è consultabile integralmente a questo link


AREZZO, LA VERSIONE DI GHINELLI E RALLI - In terra toscana cominciamo da
Alessandro Ghinelli, sindaco in lizza per un secondo mandato, sostenuto da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, in corsa al Comune di Arezzo. 
"Rimangono fermi i punti che ci hanno ispirato nei cinque anni precedenti e che sono il potenziamento dei servizi alla persona, la valorizzazione di cultura e turismo, l'approccio nuovo alle politiche urbanistiche e ambientali intese come risorse nell'ottica del governo del territorio, servizi e sicurezza. Tutto questo insieme produce lavoro e occasioni di lavoro, che rappresentano l'unica vera risposta di coesione sociale, crescita e sviluppo", sottolinea.
All'insegna di un equilibrio che auspica anche per la regolamentazione del gioco. "Nei miei anni da studente di liceo classico ho imparato, tra le tante cose, la lezione di Aristotele secondo la quale, eccezion fatta per pochissime situazioni, è la giusta misura che determina la bontà e addirittura l'eticità di ogni azione umana.
Dico questo perché non faccio parte di coloro i quali vorrebbero impedire azioni economiche lecite perché qualcuno nell'abuso le rende pericolose, ma non faccio nemmeno parte di coloro i quali mettono la testa sotto la sabbia.
Il mondo del gioco può creare dipendenze pericolose, come peraltro possono farlo l'alcol o il fumo; e questo impone azioni culturali ma anche di responsabilità amministrativa, che ho sempre portato avanti e che continuerò a portare avanti. In sostanza, vicino alle scuole preferisco un teatro ad una casa da gioco".
Ghinelli quindi ritiene la normativa regionale toscana "un buon punto di partenza. Noi come Amministrazione l'abbiamo recepita nelle sue forme più restrittive, ma il problema continua ad essere un altro e su questo credo che potremo essere tutti trasversalmente alleati. È il tema culturale quello al quale, più di altri, dobbiamo lavorare al fine di creare una coscienza di autoregolamentazione delle persone.
Da sindaco, finché ci saranno famiglie che finiscono gli stipendi con le macchinette e giovani affetti da ludopatia - che esiste ed è una patologia conclamata - non mi si possono chiedere atteggiamenti che non siano di contrasto a questi fenomeni. E credo che su questa linea anche il settore non possa che convenire, perchè l'eccesso non fa bene a nessuno, nemmeno alla categoria.
E a livello nazionale il Governo dovrebbe dare a noi sindaci mani libere su tutta la linea".
Sulll'altro fronte c'è Luciano Ralli, capogruppo del Pd in consiglio comunale, che riassume così i punti essenziali del suo programma elettorale. "Ci sono tre elementi centrali e una cornice politica. Gli elementi, soprattutto in relazione all’emergenza sanitaria ed economica provocata dal Covid, sono la salute, il lavoro e l’ambiente. Sono questi che le famiglie e le imprese avvertono come principali.
Dopo cinque anni di vuoto di governo, oggi ci ritroviamo con un grande compito sulle spalle, quella di far ripartire Arezzo e farla uscire da un infelice isolamento.
La cornice è infine rappresentata dalla legalità e dalla trasparenza dell’agire amministrativo. Un tema, purtroppo, tornato all’ordine del giorno sia dell’attività giudiziaria che, conseguentemente, di quella politica".
Spostando il focus sul gioco legale, Ralli afferma che "l’azzardo è azzardo, genera crescente povertà e sofferenza ed è, in modo sempre più chiaro, una questione di salute pubblica, di legalità, di malessere familiare e sociale.
Dobbiamo intervenire per regolare e limitare il fenomeno perché il problema è serio e preoccupante per l’impatto sulla vita dei cittadini".
In questo senso una scelta molto importante nel 2018 è stata fatta dalla Regione Toscana "con l'introduzione di una normativa che individua i nuovi punti sensibili da cui tenere lontane agenzie di scommesse e slot-machine, introduce l'obbligatorietà di corsi di formazione mirati per gestori e dipendenti, un nuovo sistema sanzionatorio e grandi restrizioni in merito alle nuove aperture o sub-ingressi. Credo che sia un punto di partenza efficace al quale i Comuni devono contribuire con attività di prevenzione", rimarca il candidato del Pd.
A livello nazionale per lui "l’istituzione del Coordinamento nazionale Anci è un passo avanti decisivo. Di fronte alla patologia di dipendenza da gioco d’azzardo l'Ufficio per le Politiche sociali del Comune non basta, serve una forte collaborazione tra Asl, forze dell'ordine, mondo dell'associazionismo.
In assenza di una legge quadro nazionale a cui anche le questure possano riferirsi per il rilascio delle autorizzazioni, i Comuni devono essere messi nelle condizioni di regolare il 'gioco lecito' sugli orari di apertura degli stessi esercizi. L'obiettivo dovrebbe essere garantire una autonomia decisoria ai Comuni che si trovano a far fronte alla gestione di un problema socio-sanitario pesante".
 
LECCO: IL TESTA A TESTA FRA VALSECCHI E FUMAGALLI - Torniamo verso nord e approdiamo a Lecco, dove i cittadini potranno scegliere di votare, fra gli altri, anche Corrado Valsecchi, assessore comunale ai Lavori pubblici e candidato sindaco per “Appello per Lecco”.
"La nostra lista civica insegue il progetto della 'Grande Lecco' con le fusioni dei comuni limitrofi per rendere la città più competitiva, di una vision che possa modificare stili di vita finalizzati al rispetto per l'ambiente, al benessere collettivo ed esalti il ruolo dei giovani nella società", racconta, ricordando poi l'impegno nel contrasto al Gap. "Siamo portati a una regolamentazione restrittiva. La nostra associazione ha sempre affermato il diritto del sistema gioco legale ad esistere dentro una cornice di riordino legislativo mettendo al bando situazioni deprecabili che potenzialmente alimentano e producono patologie che possono sfociare nella ludopatia.
La normativa regionale, poi, in questi anni ha fatto passi in avanti tentando di raccogliere le sensibilizzazioni provenienti dagli Enti locali. 
Ora servirebbero una profonda rivisitazione e riforma dei Monopoli di Stato e una legislazione che consenta al gioco d'azzardo legale di esistere all'interno delle città e dei paesi in una maniera composta, controllata e non dozzinale, finalizzata a far tornare il gioco alla sua vocazione naturale, evitando le nefaste distorsioni, controproducenti anche per il sistema, che si sono manifestate in particolare negli ultimi anni".
Il Movimento 5 Stelle invece tenta la conquista della poltrona di sindaco di Lecco con Silvio Fumagalli, secondo il quale "lo Stato dovrebbe creare un fondo, gestito da ciascun comune e distribuito ai singoli esercizi, per incentivare il passaggio dai giochi d'azzardo ad altri tipi di gioco (freccette, biliardo, etc.).
Dovrebbe essere data la facoltà a ogni comune di fissare un tetto massimo di esercizi con giochi d'azzardo, specialmente nelle aree più economicamente svantaggiate dei comuni più grandi".
Di fronte alle richieste di alcuni operatori di allungare gli orari delle attività di gioco, per consentire un "recupero" delle perdite generate da tre mesi di lockdown, il pentastellato si dice contrario a un eventuale alleggerimento della normativa locale.
"Per quanto solo in una parte dei giocatori si crei una dipendenza, che eventualmente sfocia in una vera e propria ludopatia, non mi sento di favorire questo settore economico, dati i rischi, specialmente in un periodo storico di impoverimento dei concittadini dovuto all'emergenza sanitaria ed economica di favorire".
E su un possibile ritocco della legge regionale Fumagalli ritiene "corretti, ed eventualmente estendibili, i limiti sulla distanza dei locali con giochi d'azzardo da istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali e assimilati.
Sono invece a favore di un'estensione della distanza da sportelli bancari e bancomat.
In generale credo che un punto di miglioramento sia relativo a una migliore informazione su probabilità di vincita e rischi di ludopatia da esporre nei locali".
Quanto al programma di mandato, Fumagalli lo illustra così: "Ci sono tre capisaldi: sostenibilità, mobilità e partecipazione. La sostenibilità delle nostre scelte, che l'ambiente ci richiede ogni anno di più, si articola in svariate proposte: stop alla cementificazione e riconversione delle aree dismesse in aree verdi, stop al forno inceneritore e sì alla tariffazione puntuale.
La mobilità richiede interventi decisi nella realizzazione di piste o spazi dedicati alla mobilità dolce (bici e monopattini), investimenti nel trasporto pubblico locale anche per favorire un turismo più sostenibile e meno caotico e revisione del trasporto lacustre per spostamenti non solo turistici.
La partecipazione si basa sull'utilizzo di referendum propositivi e sul bilancio partecipativo, nonché sul coinvolgimento diretto degli studenti rappresentanti di istituto presso la commissione consiliare e gli assessori competenti per un confronto continuativo (3-4 volte l'anno)".
 

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