skin

Gap e dipendenze, Consiglio Lombardia: 'Sinergia fra Regione e territori'

26 agosto 2020 - 11:12

A settembre il Consiglio della Lombardia dovrà esaminare ben due progetti di legge su Gap e dipendenze, ma mancano ancora i dati sugli 'effetti' delle ordinanze sul gioco.

Scritto da Redazione
Gap e dipendenze, Consiglio Lombardia: 'Sinergia fra Regione e territori'

Mentre si attende una indagine epidemiologica per valutare l’efficacia delle ordinanze di riduzione temporale dell’offerta di gioco, chiesta alla fine di luglio dal consigliere regionale Luigi Piccirillo (M5S), la Lombardia punta sulla prevenzione del Gap e delle altre dipendenze.

All'esame delle commissioni consiliari, alla ripresa dei lavori a settembre, infatti ci saranno ben due progetti di legge sul tema, che vedono come primi firmatari Barbara Mazzali (FdI) ed Emanuele Monti (Lega), appena presentati.

 

FDI: "POTENZIARE LA GOVERNANCE" - Il primo, intitolato "Interventi di contrasto alle dipendenze patologiche" e inviata alle commissioni Attività produttive, Programmazione e bilancio (per il parere) e Sanità (referente), ha “lo scopo di accrescere efficacia ed efficienza dell’intervento della Regione in questo ambito cruciale per lo sviluppo della Lombardia tutta e di ciascuno dei suoi territori”, si legge nella relazione di accompagnamento al progetto.
“Il suo oggetto e le sue finalità - enunciati all’art. 1 – attengono al sistema lombardo di prevenzione, contrasto, presa in carico e trattamento integrato della dipendenza patologica, a tutela delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie. Il sistema si avvale di organi regionali – previsti all’art. 2 – nella forma della Consulta e dell’Osservatorio, per potenziare la governance del sistema, per funzioni di monitoraggio e consultazione, per funzioni di promozione.
L’accreditamento, il piano educativo e il progetto terapeutico – previsti all’art. 3 - sono il fulcro dell’offerta sanitaria e sociosanitaria e dei programmi a favore degli utenti. L’attenzione alla fascia di utenza di età minore che, come si è detto, è probabilmente la più esposta alla diffusione della dipendenza patologica e la più vulnerabile rispetto alle sue conseguenze sul benessere individuale e sociale, suggerisce la previsione di misure dedicate ai minori – disciplinate all’art. 4 – con un approccio che integra i percorsi terapeutici con quelli pedagogici, di istruzione e formazione professionale e di attività sportiva.
Alla formazione e all’inserimento lavorativo viene dedicata una particolare attenzione – all’art. 5 – anche mediante la previsione di un voucher diretto a facilitare l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale di soggetti adulti e minori. Al fine di ottimizzare gli interventi sul territorio, il progetto di legge prevede che, presso le Ats, vengano costituiti i Coordinamenti territoriali dipendenze – disciplinati all’art. 6 – e che venga valorizzato il ruolo degli Enti del Terzo settore che la Regione sostiene con interventi economici e con la formazione di volontari e collaboratori – come previsto all’art. 7. Il disegno degli interventi mirati si completa con la previsione di iniziative di sensibilizzazione per studenti e famiglie – definite all’art. 8 – e di servizi ambulatoriali pubblici e privati – disciplinati all’art. 9. Infine, la norma finanziaria – all’art. 10 – prevede che alle spese di cui alla presente legge, stimate in 1 milione di euro per ciascun anno del triennio 2020-2022, si provvede con le risorse allocate alla missione 13 'Tutela della salute', programma 1 'Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea' - Titolo 1 'Spese correnti' dello stato di previsione delle spese del bilancio 2020-2022.
Per gli esercizi successivi al 2022 all'autorizzazione delle spese di cui alla presente legge si provvede con legge di approvazione del bilancio dei singoli esercizi finanziari”.
 
LEGA: "SERVE AZIONE DI SISTEMA" - Il secondo, “Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche”, parte dall'assunto secondo cui negli ultimi anni si osserva un “graduale aumento di assistiti con richieste di trattamento per nuove sostanze, farmaci e soprattutto, gioco d’azzardo patologico” e ricorda che nel 2019 i giocatori patologici in cura in Lombardia sono 2.613 (447 femmine e 2.166 maschi) su un totale di 49.597 soggetti fra tossicodipendenti (28.775), alcolisti (10.383) e soggetti con altre forme di dipendenza.
Secondo i firmatari “esiste pertanto la necessità di coniugare in un’azione di sistema congruente ed organizzata, differenti livelli di risposta alla realtà che non appartengono ad una unica logica settoriale”. Il loro progetto di legge, si legge nella relazione di accompagnamento, “predispone le condizioni operative necessarie affinché nei confronti di fenomeni in rapida evoluzione che riguardano trasversalmente tutta la popolazione e che possono risultare invalidanti ed in grado di influenzare la qualità e l’aspettativa di vita si agisca in modo proattivo, non solo attraverso Strutture dedicate e specializzate, ambulatoriali e residenziali, ma anche attraverso l’azione sinergica di tutto il Sistema sociosanitario regionale; sviluppa un’evoluzione del corpus normativo esistente, prendendo in considerazione la complessità e le novità degli scenari di riferimento in continuo e rapido mutamento anche in relazione al quadro socio–economico generale ed alle condizioni degli individui; determina quanto necessario per migliorare la capacità, anche previsionale, di inquadramento dinamico e di monitoraggio dei fenomeni su cui intervenire e determina l’attivazione e gestione di “reti diffuse” atte a favorire interventi precoci ed a migliorarne l’efficacia. coinvolge nella gestione del fenomeno non solo gli aspetti di prevenzione e cura della malattia, ma anche quelli legati al disagio, alla povertà e al recupero sociale e lavorativo a favore dell’individuo e della sua famiglia”.
Al centro dell'azione di cura e prevenzione delle dipendenze c'è Regione Lombardia, che promuove, disciplina e coordina le attività dei soggetti pubblici e privati accreditati operanti nel settore.
A tal fine, recita il progetto, la Regione: “a) definisce e sostiene un sistema integrato di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento per le persone affette da dipendenza patologica e ne monitora gli esiti; b) istituisce il Comitato di Indirizzo e Coordinamento in Area Dipendenze di cui all’art. 3; c) istituisce e coordina la Rete delle Dipendenze di cui all’articolo 4; d) promuove l’utilizzo di un sistema informativo integrato per la messa in rete delle bestpractice; e) sostiene azioni per il contrasto alla povertà e grave marginalità; f) riconosce il ruolo del Terzo settore quale componente fondamentale nel contrasto allo sviluppo delle dipendenze patologiche; g) valorizza il proprio patrimonio di immobili dismessi, le cui destinazioni catastali sono per uso sociale o sanitari, attraverso opportuni provvedimenti affinché sia utilizzabile per attività di prevenzione, trattamento e cura delle dipendenze patologiche; h) promuove azioni di prevenzione con il coinvolgimento dell’ufficio scolastico regionale”.
Inoltre, “viene costituita presso ogni Ats la 'Rete diffusa dipendenze (Re.Di.Di.)' al fine di promuovere e organizzare l’interazione sinergica dell’attività erogativa delle diverse componenti pubbliche e del privato accreditato di settore con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla salute e i costi individuali e sociali di consumi e comportamenti a rischio e al fine di possedere gli elementi tecnici necessari per agire direttamente, in modo preordinato e per quanto di competenza nell’ambito di contrasto alla diffusione del disturbo da uso di sostanze e dipendenze. 2. Partecipano alla Rete Diffusa Dipendenze (Re.Di.Di.): le Aziende socio-sanitarie territoriali, gli Irccs, Areu, le Organizzazioni di settore, pubbliche e private accreditate, operanti nel territorio regionale, le rappresentanze dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici di continuità assistenziale, dei servizi sociali dei Comuni e la Direzione scolastica territoriale”.
Previste anche norme dedicate alla costituzione di una equipe specializzata ospedaliera dipendenze, presa in carico dei minori, criteri di accreditamento dei centri residenziali e semiresidenziali, Sistema dei servizi ambulatoriali per le dipendenze patologiche.
 

Articoli correlati