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Nuovo Dpcm Conte, gioco chiuso dappertutto fino al 3 dicembre

03 novembre 2020 - 18:03

Non cambiano le regole per il gioco pubblico nel nuovo Dpcm in arrivo e che sarà valido fino al 3 dicembre su tutto il territorio nazionale. 

Scritto da Ca
Nuovo Dpcm Conte, gioco chiuso dappertutto fino al 3 dicembre

 

 

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente”. Non dovrebbe cambiare il punto “l” del nuovo Dpcm di Giuseppe Conte che dovrebbe essere comunicato nelle prossime ore, nella serata di oggi. Nessuna novità per i giochi che verranno sospesi quindi fino al 3 dicembre, termine del nuovo decreto che entrerà invece in vigore il 5 novembre. Circolano alcune bozze assai attendibili ma nessuna prevede cambiamenti per l’impostazione che il premier ha tenuto a specificare tra i vari punti proprio nell’intervento alla Camera dei Deputati di lunedì pomeriggio. Ovviamente le misure sul gioco pubblico si intendono valide per tutto il territorio nazionale senza distinzioni, così come per altre attività, per le aree più a rischio.

Dopo l’ennesimo vertice governo-Regioni, con Comuni e Province, con i ministri Boccia e Speranza, il commissario Arcuri e il capo della Protezione civile Borrelli, le parti dovrebbero essere arrivate ad un deal intorno al coprifuoco dalle ore 22.00 alle ore 5.00 dove saranno consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". E' quanto si legge in una prima bozza, ancora provvisoria, del Dpcm.

Stop agli spostamenti in aree a rischio  - Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell'Iss - quelle caratterizzate da uno scenario di 'elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità - "è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori". Può riguardare intere "Regioni o parti di esse". La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti "all'interno dei medesimi territori", dunque a livello comunale e provinciale.

In zone a massimo rischio chiusi anche i negozi - Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. Lo prevede la bozza del Dpcm all'articolo 1 ter. "Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari". Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l'asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l'attività motoria "in prossimità della propria abitazione" e con obbligo della mascherina e l'attività sportiva "esclusivamente all'aperto e in forma individuale". Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche "ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza" salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.

La bozza del nuovo Dpcm prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito "un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento"; ciò con esclusione, però, del "trasporto scolastico dedicato".

Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione". Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working. La bozza di Dpcm contiene anche la "forte raccomandazione" dell'utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.

Stop a tutti i concorsi, invece, tranne che per il personale della sanità.

 

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