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Tra Manovra e ristori, la settimana 'calda' del gioco pubblico

16 novembre 2020 - 15:17

Giornate decisive per la definizione delle nuove misure anti-Covid, in vista del Natale, e di quelle in aiuto delle imprese.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Tra Manovra e ristori, la settimana 'calda' del gioco pubblico

Doveva essere la settimana della messa a punto delle misure anti-Covid con la possibilità di qualche allentamento e invece potrebbero arrivare ulteriori serrate nei prossimi giorni. Mentre il comparto del gioco pubblico, che continua a guardare al Natale come possibile occasione di riapertura dei locali, si ritrova citato nella prima stesura della manovra economica, ben sapendo che il capitolo dedicato al settore potrebbe ampliarsi notevolmente nelle prossime settimane. 

Prima, però, c'è la settimana corrente di cui preoccuparsi, visto che la complicata agenda politica di questo periodo continua a riservare sorprese più o meno quotidianamente, sempre a causa della pandemia.

Nelle ultime ore, in effetti, è cambiato quasi completamente l’orizzonte, visto che fino a poco fa si parlare di un periodo di quindici giorni dall'entrata in vigore dell’ultimo Dpcm (cioè il 6 novembre) per verificare ed eventualmente allentare le misure anti-Covid. Mentre ora sappiamo che in questa settimana non si allenterà nulla e, anzi, si teme che poco cambierà prima di Natale, con l'Italia diventata una specie di mega-puzzle a tre colori.
Tutta colpa dei contagi, che sono saliti ancora, anche se da qualche giorno pare ci sia stato un rallentamento: ma sono nei prossimi giorni si avranno in mano dati più chiari. Nel frattempo si è elaborata una diversa azione di contrasto alla pandemia, con un metodo localistico che prevede il ricorso a una serie di ordinanze di governatori e sindaci in quelle regioni che resistono alla chiusura totale, al contrario di Toscana e Campania che sono appena diventate zone rosse a poco più di una settimana dal debutto del sistema che divide il Paese in tre aree di rischio (rosso, arancione e giallo).
 
UNA SETTIMANA DI FUOCO - Tutto questo mentre a Palazzo Chigi arriva la prima stesura della manovra, da circa 40 miliardi, da aggiornare con le tante categorie da sostenere in questo autunno di chiusure che penalizzano la ristorazione, i consumi, il tempo libero, la cultura. Oggi la nuova bozza della manovra arriva in Consiglio dei ministri, poi il testo della legge di bilancio - ultimo di un ricco pacchetto di provvedimenti anti-crisi - sarà sotto la lente della Camera. In settimana, poi, un altro Consiglio dei ministri potrebbe decidere una richiesta di scostamento a cui seguirebbe un decreto legge per continuare l’azione di aiuti e indennizzi all’economia colpita dalla pandemia con misure che non entreranno in manovra. Si tratta di possibili misure che interessano da vicino anche il comparto del gioco, in attesa di risposte convincenti in termini di sussidi e di iniziative concrete per risolvere le varie criticità in essere, come quella sul versamento del prelievo erariale o di altri slittamenti fiscali chiesti dalle categorie. Importanti, in questo senso, saranno anche le risposte che potrebbero arrivare dall'Europa, con il nuovo vertice dei leader dei 27 Paesi Ue atteso per mercoledì 18, in videoconferenza, per discutere una risposta comunitaria alla pandemia. Mentre il giorno successivo a Bruxelles, i riflettori saranno puntati sul Parlamento europeo, dove è atteso il discorso della presidente della Bce Christine Lagarde, proprio nel momento in cui i leader Ue tentano il tutto per tutto per raggiungere un accordo commerciale con il Regno Unito sulla Brexit. 
Venerdì 20, invece, in Italia si farà un nuovo punto sulla pandemia, visto che scadono le prime due settimane dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm anti Covid, il tredicesimo, che ha reintrodotto le zone rosse in Italia. Si attende quindi un bilancio sull’andamento dei contagi che però dovrebbe influire poco sulle scelte a breve dell’esecutivo.
Il Governo, in effetti, è già al lavoro su un piano che allenti le attuali misure in vista del Natale, senza però esporre al rischio che dopo le feste si verifichi una terza ondata. Ma tutto dipenderà da come evolverà l’Rt e la curva dei contagi. Per ora l'indice mostra timidamente di ripiegare, e in uno slancio di ottimismo il Governo comincia a ragionare su quale strategia adottare per rilanciare un po’ l’economia con l’arrivo delle tredicesime, evitando però che le festività vadano a innescare una terza ondata del virus, ripetendo così gli errori di Ferragosto.
 
LE POSSIBILI MISURE NATALIZIE - Una delle misure restrittive che - curva dei contagi permettendo - potrebbe cadere è quella che impone adesso il coprifuoco dalle 22 alle 5 in tutta Italia, introdotta dal Dpcm del 3 novembre e in scadenza a distanza di un mese, cioè il 3 dicembre. Se l’Rt che verrà diffuso venerdì 4 dicembre si sarà stabilizzato intorno a 1 o addirittura sotto, il coprifuoco potrebbe decadere, lasciando così spazio all’apertura dei ristoranti e dei bar nella fascia serale e notturna. Se invece i dati sui contagi non fossero sufficientemente rassicuranti, lo stop alla misura potrebbe essere rinviato più a ridosso di Natale per permettere quanto meno il cenone fra parenti stretti. O in alternativa essere spostato avanti di qualche ora, ad esempio iniziare anzichè alle 22 qualche ora più tardi.
 
POSSIBILI RIAPERTURE MA CON CONTINGENTAMENTO - Uno degli obiettivi dell'esecutivo sarebbe anche quello di arrivare a uno stadio senza regioni rosse, transitando quelle più critiche almeno in zona arancione. Questo permetterebbe già a inizio dicembre di riaprire i negozi che hanno dovuto abbassare le saracinesche, specie nelle Regioni rosse del Nord, e di riaccendere i centri commerciali nel week end. Un allentamento che permetterebbe di rilanciare un po’ i consumi stagnanti dopo il boom del terzo trimestre, puntando anche sugli acquisti per i regali natalizi. Mentre non dovrebbero riaprire le attività di gioco, come pure i mercatini di Natale.
 

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