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Gioco, Istat: 'Senza aiuti, in crisi il 70 percento delle società'

24 novembre 2020 - 13:28

Bilancio 2021, l'Istat in commissione traccia il quadro della situazione economica italiana in assenza di provvedimenti anticrisi: casinò, scommessse e lotterie sull'orlo del baratro.

Scritto da Redazione
Gioco, Istat: 'Senza aiuti, in crisi il 70 percento delle società'

Sono numeri che impressionano quelli portati dall'Istat (Istituto nazionale di statistica) sul tavolo delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato nell'ambito dell'esame della manovra contabile. Numeri da far tremare i polsi, soprattutto quando si parla di gioco.

L'Istat in particolare ha portato all'attenzione dei commissari la tipologia di rischio economico-finanziario delle società di capitali al 30 settembre 2020, in assenza di provvedimenti anticrisi, per settore di attività economica; un esercizio di simulazione finalizzato a quantificare l’impatto della crisi sulle imprese, nel periodo gennaio-settembre 2020, che consente di individuare i segmenti maggiormente esposti ad una crisi di liquidità, misurata – è ben specificato nella memoria depositata in commissione – non considerando in alcun modo gli effetti dei numerosi e rilevanti provvedimenti introdotti da marzo ad oggi per contrastarla.

Si tratta, quindi, di stime utili a quantificare le platee di imprese potenzialmente più bisognose di supporto e, come si vede bene dal grafico elaborato dall'ente di ricerca, se nel complesso le unità in crisi effettiva o potenziale sarebbero state oltre un quarto, queste avrebbero superato il 70% nei settori delle attività creative e delle lotterie.

Alla voce 92 del grafico (ultima colonna, a destra), riferita a lotterie, scommesse e sale da gioco, la linea verde che indica le società in salute è pressoché impercettibile; poco più spessa la striscia grigia che indica la percentuale di realtà in fase di stallo e molto contenuta l'area di quelle realtà in difficoltà finanziarie. Nel complesso, in queste condizioni risultano meno del 10% delle società del comparto. La colonnina, per il resto, si tinge di arancione (in potenziale crisi) e anzi per la maggior parte di rosso (in crisi).

Secondo le spiegazioni fornite da Istat, per imprese in crisi potenziale si intendono le unità con serie difficoltà relative alla copertura dei costi variabili, in particolare quelli del personale; per imprese in crisi quelle che si trovano nell’impossibilità di soddisfare i costi legati alle forniture. "Ciascuna di queste tipologie di rischio - si legge nella memoria dell'istituto - richiede strumenti di sostegno adeguati, quali programmi di stimolo agli investimenti o ristoro per deterioramento dei crediti nel caso delle società in stallo, strumenti a sostegno del credito per le imprese in difficoltà finanziaria, interventi a sostegno della liquidità a breve per quelle in crisi effettiva e potenziale.

 

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