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Cisl e Fisascat, 8 proposte per 'un nuovo mondo del gioco'

25 novembre 2020 - 12:24

Andrea Cuccello e Davide Guarini di Cisl e Fisascat: 'Proroga delle concessioni di 36 mesi per ripensare il gioco d'azzardo nel tris di aspetti sociali, fiscali e occupazionali'.

Scritto da Mr
Cisl e Fisascat, 8 proposte per 'un nuovo mondo del gioco'

Dal nuovo sistema pubblico di gestione ad ammortizzatori sociali specifici, è in otto mosse che il segretario confederale della Cisl Andrea Cuccello e il segretario generale di Fisascat Cisl Davide Guarini propongono di  costruire, in modo ragionato e senza fretta, un nuovo mondo del gioco d’azzardo. Per l'impresa, chiedono 36 mesi di tempo, lo stesso di cui fanno istanza di proroga delle concessioni, accogliendo favorevolmente quelle per il Bingo inserite in manovra di Bilancio.

“Quello del gioco d’azzardo - dichiarano Cuccello e Guarini - è un tema che ha tante sfaccettature, di natura sociale, fiscale e occupazionale. Sul piano sociale non possiamo sottovalutare i danni che statistiche eminenti stimano in circa il 3% della popolazione italiana, nella sfera della problematicità, con conseguenti ricadute sulle famiglie, sulla situazione psicologica e patrimoniale, dovuta dall’insorgere di ludopatie severe legate alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Ma c’è anche un problema occupazionale di un sistema che nel frattempo è andato strutturandosi, che deve essere correttamente gestito e rassicurato".

 

Queste le premesse dei due sindacalisti per entrare nel cuore delle proprie proposte: "Riteniamo che l’ambito concessionario attualmente affidato all’Agenzia delle dogane e dei monopoli debba essere superato e riassegnato al settore pubblico per intero. Lo stato deve tutelare la salubrità dei cittadini, tenendo insieme le esigenze fiscali, a quelle sociali e quindi deve essere soggetto centrale gestendo direttamente il gioco e le conseguenze che ne possono conseguire".

A questo affiancano "la necessità di superare le competenze in materia di gioco d’azzardo tra Stato, Regioni e Comuni, individuando esclusivamente nel primo, il gestore della materia; individuare aree specifiche, "modello casinò" per evitare la presenza di sale gioco in zone urbane ad alta densità di povertà; inibire l’entrata di tutte quelle persone fruitrici di forme di sostegno al reddito: Naspi, Fis, Cig, Rdc e Rem operando controlli attenti e serrati con tutte le tecnologie oggi disponibili; contrastare il gioco online soprattutto per i giovani, oggi grande elemento di opacità; l’utilizzo del fondo nuove competenze per ricollocare il personale eventualmente esuberante creando le condizioni per rendere appetibile il loro inserimento in altri ambiti lavorativi; ammortizzatori sociali specifici; semplificazione del CCNL di riferimento".

L'augurio di Cuccello e Guarini è che le loro proposte siano propedeutiche a momenti di confronto fra parti sociali, esperti della materia e legislatore, per proiettare il gioco d’azzardo in ambiti di maggiore trasparenza, a tutela dei giocatori, degli operatori e dei cittadini in generale.

 

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