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Rossetti (Pd): 'Da Regione Liguria promesso nuovo testo unico sul gioco'

09 febbraio 2021 - 09:40

Il consigliere ligure Rossetti (Pd) è ottimista dopo l'esame in commissione della sua Pdl sul Gap, la Giunta promette testo unico su cura e prevenzione ma non si parla di distanziometro.

Scritto da Fm
Rossetti (Pd): 'Da Regione Liguria promesso nuovo testo unico sul gioco'

Una nuova legge, senza distanziometro, incentrata sulla cura e la prevenzione del gioco patologico.
Sembrerebbe essere questa la strada in procinto di essere imboccata dal consiglio regionale della Liguria che ieri, 8 febbraio, ha esaminato una delle due proposte di legge in materia depositate dalla minoranza
L'occasione è stata offerta dalla seduta della commissione Salute e sicurezza sociale, che all'ordine del giorno aveva un primo confronto sulla Pdl "Modificazioni alla legge regionale 30 aprile 2012 n. 18 "Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo e patologico", presentata da alcuni esponenti del Partito democratico.

A raccontare come è andata, e quali sono le prospettive, a Gioconews.it è Sergio Rossetti, il primo firmatario.
"Innanzitutto, chiarisco che la nostra proposta è una 'riedizione' di quella presentata nella scorsa legislatura e che interessa solamente la modifica di una delle due leggi sul gioco della Liguria (l'altra è la legge 30 aprile 2012, n. 17, comprensiva del distanziometro sospeso dalla Giunta Toti nel 2018, a data da destinarsi, Ndr).
Con mia sorpresa, i rappresentanti della Giunta - attraverso l'assessore alle Politiche sanitarie Ilaria Cavo e il direttore generale della Sanità Francesco Quaglia - hanno rilanciato, dicendo che è loro intenzione riprendere la proposta promossa a suo tempo dall'ex assessore Sonia Viale, per impostare una legge-quadro sul tema della cura e della prevenzione del Gap.
L'assessore Cavo ha suggerito che gli uffici della Regione mettano in armonia quel testo con il nostro, vista la necessità di apportare quale aggiornamento legislativo. Per approdare quindi ad un testo unico stilato da maggioranza e minoranza, da sottoporre agli esperti sul tema, all'Asl, al terzo settore, al coordinamento 'Mettiamoci in gioco'. La volontà manifestata dalla Giunta è davvero positiva, perché se fa una propria proposta allora è certo che la finanzierà", rimarca Rossetti.

Il dem quindi si sofferma sull'altra legge in attesa di essere aggiornata: quella sulla disciplina delle sale gioco, finita da anni in una sorta di limbo dopo la decisione del consiglio regionale di fermare la scadenza delle autorizzazioni delle attività di gioco in essere con l'intenzione di appprovarne una nuova entro l'estate del 2018, aspettando l'attuazione dell'intesa fra Stato, Regioni ed Enti locali sul riordino nazionale dei giochi sottoscritta in Conferenza unificata nel settembre 2017, come noto, mai arrivata.
"Quanto a quella legge, siamo su un altro binario. Su quella Toti è fermo al semaforo rosso, perché in realtà non vuole ridurre le sale.
C'è un'evidente contraddizione in atto: noi ci occupiamo della cura delle persone, non di ridurre l'offerta di gioco.
Noi ci muoviamo nella direzione di incrementare i servizi a disposizione dei giocatori patologici e delle loro famiglie, per far sì che iniziative di cura come quelle brevi di tipo residenziale possano essere messe a carico del Sistema sanitario nazionale e non dei progetti ministeriali. Non possiamo aspettare che il Governo faccia il bando, paghi quanto necessario l'anno dopo. Così invece si dà continuità.
Poi è certo che bisognerebbe lavorare a tutto tondo".

La palla quindi ora passa alla Giunta, che dovrà dare forma al progetto di testo unico sul Gap, mentre si attende l'avvio dell'iter della seconda proposta di legge in materia depositata dalla minoranza, comprensiva di distanziometro di 500 metri per le nuove installazioni, dell'attivazione di corsi di formazione obbligatoria per i gestori delle sale da gioco e dei locali ove sono installate le apparecchiature e dell'istituzione di "un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti delle direzioni generali della Regione competenti in materia, delle Asl, delle associazioni regionali delle imprese, delle associazioni regionali aventi le finalità di prevenzione e contrasto di cui all'articolo l, comma l, e dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Lombardia, a cui vengono invitati anche rappresentanti del ministero dell'Interno, della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con il compito di raccogliere ed elaborare dati e informazioni, individuare eventuali criticità, elaborare proposte e suggerimenti nei confronti della giunta regionale".
Il testo, recante la firma del consigliere regionale Giovanni Battista Pastorino, attualmente militante nel gruppo "Linea condivisa", è stato assegnato per l'esame alle commissioni Affari generali, Salute e Controlli, ma non ancora calendarizzato.
 
Chissà che la Regione non decida di "prendere spunto" anche da questa.
 

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