skin

Camera, Lotteria degli scontrini ancora sotto i riflettori

22 febbraio 2021 - 15:19

Alla Camera si parla ancora di lotteria degli scontrini, oggetto di due petizioni e del focus del forzista D'Ettore su decreto Milleproroghe e possibili cambi ai vertici delle Agenzie fiscali.

Scritto da Redazione
Camera, Lotteria degli scontrini ancora sotto i riflettori


Lotteria degli scontrini ancora sotto i riflettori durante i lavori della Camera dei deputati.
Nella seduta di oggi, 22 febbraio, il tema è oggetto innanzitutto di due petizioni pervenute all'attenzione dei parlamentari. A firmarle è Antonio Sorrento, presidente nazionale di Pin – Partite Iva nazionali, che chiede - rivolgendosi alla VI Commissione (Finanze) - disposizioni volte a prorogare il termine relativo all'obbligo di adozione del registratore di cassa telematico nonché della data di avvio della lotteria degli scontrini (668) e modifiche alle norme in materia di lotteria degli scontrini e al cosiddetto piano cashless (669).

La discussione del disegno di legge "Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (Ue, Euratom) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall'Unione europea (A.C. 2845-A) invece registra l'intervento del forzista Felice Maurizio D'Ettore, sempre sulla stessa materia.

Ripercorrendo i temi del “decreto Milleproroghe” D'Ettore cita l'articolo 3, ai commi da 9 a 11, relativo alla partenza della nota lotteria degli scontrini, rinviata dal 1° gennaio al 1° febbraio e commenta: "Capisco l'importanza del decreto attuativo, con riguardo anche all'intervento dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Mi risulterebbe, mi dicono, si sussurra che il ministero dell'Economia già stia pensando a rinnovare i vertici di queste Agenzie; ancora non hanno neanche la fiducia e già pensano a rinnovare i vertici?
Forse è meglio pensare ai provvedimenti che devono essere fatti, no? Si dice - basta leggere i giornali, non è che lo dico io - che ci sarebbero ipotesi di questo tipo. Ma lo sa il ministro D'Incà (afferma, rivolgendosi al ministro per i rapporti con il Parlamento, Ndr), lo sanno le forze di maggioranza che c'è questa ipotesi? Qui ci sono da fare provvedimenti che abbiamo rinviato di un mese, ricordo che il Governo Conte su questi temi si confrontò non solo con la maggioranza, ma si confrontò anche con il Parlamento, si confrontò con le regioni; vi ricordate il dibattito sulle Agenzie fiscali, ma non solo? Mi pare che siano temi importanti. A me dei nomi non importa niente, chiunque ci sia, li sceglie il Governo, però, c'è il Parlamento e, quindi, prima di avere la fiducia o appena avuta la fiducia già si parla di sostituzioni. Ce lo fate sapere, ce lo comunicate, ci dite che cosa volete fare? Oppure, noi dobbiamo resuscitare un istituto che non c'è più e che non c'è mai stato all'interno del Parlamento, che è quello della ratifica, se non per alcune questioni, i trattati internazionali, ma non ratifichiamo altre decisioni; cioè informate, che ne so, quanto meno i presidenti delle Commissioni più importanti, i gruppi di maggioranza, perché su questi temi noi interveniamo e poi ci dicono - esce sui giornali, quindi, noi purtroppo come informazione questa abbiamo - che si vorrebbero fare. Benissimo, si parla di tanti commissari, direttori di Agenzie, bene, saperlo, no? Mi rivolgo anche ai colleghi, sempre ormai di maggioranza, lo possiamo sapere? Il precedente vituperato Governo quantomeno questo l'ha fatto sapere e si confrontava con il Parlamento. Non si tratta di decisioni di poco conto, visto cosa prevede la legge di bilancio su questi temi".
 

Articoli correlati