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Baretta: 'Su gioco pubblico c'è un pregiudizio e che si riapra senza distinzioni'

26 febbraio 2021 - 14:27

Pier Paolo Baretta riconosce l'esistenza di un pregiudizio sul gioco pubblico all'interno del Governo Conte bis.   

Scritto da Ca
Baretta: 'Su gioco pubblico c'è un pregiudizio e che si riapra senza distinzioni'

 

 

“Sì, nei confronti del settore del gioco credo ci sia un pregiudizio. Basti pensare a Vito Crimi (reggente del Movimento 5 Stelle, ndr) che lo disse chiaramente quando le attività del gioco dovettero chiudere, che se anche non avessero riaperto forse sarebbe stato meglio”. Ha risposto così Pierpaolo Baretta, esponente del Partito Democratico e per ben due Governi sottosegretario al Mef con delega ai giochi alla domanda del direttore di Gioconews.it, Alessio Crisantemi, durante l’incontro online promosso da Codere oggi, 26 febbraio, “In Nome della Legalità - senza regole non c’è gioco sicuro”. Una conferma scontata? Sentirlo dire da chi era al Governo fino a pochi mesi fa riflettere. E non è finita qui: “Successivamente ho parlato con chi la pensa così e devo dire che nel corso dei mesi a livello politico si è presa coscienza del problema”.

Un altro passaggio chiave di Baretta è quello sulle riaperture: “Sulla riapertura, a mio parere, la soluzione vera è quella più semplice: il settore giochi deve essere trattato esattamente come gli altri. Pensate alla vicenda complessa sul tema delle riaperture dei musei e dei teatri, questa pandemia pone di fronte a scelte complicate, per questo la scelta più corretta deve essere quella di superare i pregiudizi e trattare il settore del gioco pubblico esattamente come gli altri esercizi commerciali”. Sì, forse la sfida è proprio quella, riuscire a rimuovere i pregiudizi e trattare l’industria del gioco e i suoi lavoratori come qualsiasi altro settore economico.

 

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