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Chiacchio (Agsi): 'Riapertura gioco, stabilire il come e il quando'

28 aprile 2021 - 10:03

Tanti i temi toccati nel corso di vari incontri con i politici nazionali, ma Chiacchio (Agsi) sottolinea che oltre alla data serve individuare 'come' si procederà alla riapertura del gioco.

Scritto da Daniele Duso
Chiacchio (Agsi): 'Riapertura gioco, stabilire il come e il quando'

"Apertura di linee di credito, moratoria per le leggi regionali, riduzione del Preu e dell'imposta unica e proroga delle concessioni". Sono alcuni dei temi toccati da Pasquale Chiacchio, presidente dell'Associazione gestori scommesse Italia nei giorni scorsi, nel corso di alcuni incontri con esponenti della politica nazionale. Incontri che, come sottolinea Chiacchio in un lungo post pubblicato su Facebook, hanno l'obiettivo di sensibilizzare i rappresentanti del Parlamento e del Governo nei confronti del settore gioco legale.

I colloqui virano su discorsi specifici in base all'ambito di competenza di ogni interlocutore, così con Paolo Russo (deputato Forza Italia) e consigliere politico del ministro per il Sud Mara Carfagna, come spiega Chiacchio, "abbiamo convenuto che la priorità delle piccole e medie imprese operative del territorio nazionale, in rappresentanza di tutti i comparti del gioco pubblico legale, è la riapertura delle attività", ma anche che "il Governo deve impegnarsi affinché ci sia data una risposta sui tempi certi e le modalità. Siamo per sostenere la riapertura in sicurezza di tutte le attività che sostengono l’economia italiana e tra queste ci sono anche le i negozi di gioco, i noleggiatori di slot machine, i punti di gioco sportivo e ippico, le sale scommesse, bingo e slot/vlt. Non posso in alcun modo negare che ci sono stati dati segnali positivi a riguardo". Russo ha garantito a Agsi il massimo sostegno "per far sì che il Governo prenda in debita considerazione ogni proposta - riporta Chiacchio - e si attivi per favorire in un prossimo decreto, una data programmata per le riaperture". 
 
Sulla stessa lunghezza d'onda gli altri due incontri. Con il senatore Francesco Urraro (Lega) si è parlato di un prossimo confronto con il sottosegretario al Mef Claudio Durigon ("che dovremmo incontrare a breve per avete una data per le riaperture", dice Chiacchio). "Ma  le riaperture dovranno avvenire seguendo alcune modalità. Il tempo prolungato di inattività - leggiamo sempre nek post di Chiacchio -, ci porta a sostenere che bisogna considerare anche il modo, oltre che il quando".
 
Una questione affrontata anche nell'ultimo incontro, con il senatore Gennaro Migliore (Italia Viva), al quale è stata poi ribadita "l'esigenza di un'apertura di linee di credito, con la restituzione almeno a dieci anni degli importi concessi e la rimozione degli ostacoli, una moratoria per le leggi regionali, della riduzione del Preu e dell'imposta unica per 12 mesi dalla ripartenza e della proroga non onerosa delle concessioni in scadenza". 
 
Con Urraro e Migliore, entrambi componenti della commissione Antimafia, Chiacchio ha messo in evidenza che "la sospensione delle attività ha messo a serio rischio di fallimento tantissime società che operano su autorizzazione dello Stato". Inoltre, scrive, "abbiamo evidenziato che gli attuali divieti stanno consegnando le attività nelle mani della criminalità organizzata. Dunque è naturale pensare che lo Stato dia in un tempo 'ragionato' una serie di risposte, tali da garantire al pari delle riaperture, i ristori e l'estensione del credito d'imposta, misure che favorirebbero sicuramente la 'resistenza' di tanti esercenti a possibili richiami da parte di chi vorrebbe speculare su una situazione alquanto drammatica".

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