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Settimana decisiva per riaperture e Sostegni, il gioco chiede certezze

10 maggio 2021 - 09:34

La settimana appena iniziata vede sotto la lente del Governo il 'nodo' riaperture, sostegni e coprifuoco, mentre il gioco torna in piazza per chiedere certezze sul proprio futuro, aspettando il 2 giugno e in vista del 15.

Scritto da Fm
Settimana decisiva per riaperture e Sostegni, il gioco chiede certezze


Sarà questa la settimana "buona" per sapere quando si potrà - finalmente - riaprire? È la domanda che campeggia nella testa delle migliaia di lavoratori del gioco in attesa di conoscere le intenzioni del Governo sulla ripresa delle proprie attività, dopo oltre 10 mesi di lockdown fra 2020 e 2021.

I prossimi giorni, conditi dalle manifestazioni in programma a Roma e in varie parti della penisola promosse dal comitato Donne in gioco e dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs fra l'11 e il 12 maggio, dovrebbero essere decisivi.
E si spera davvero che lo siano, per porre fine al limbo (un inferno, in realtà) in cui il settore si dibatte da ormai troppo tempo, resistendo con speranza e fiducia, nonostante tutto. E dando prova di una grande forza.

L'obiettivo, per il gioco, è ricominciare il 2 giugno, data ventilata dal sottosegretario al ministero dell'Economia e delle finanze, Claudio Durigon, che ha parlato anche di misure economiche per il settore nel decreto Sostegni bis, sul quale dovrebbe arrivare un'intesa fra giovedì 13 maggio e venerdì 14.
Il gioco potrebbe trovare posto fra le attività all'esame dei tecnici dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute in programma oggi, 10 maggio, con i rappresentanti delle Regioni: ad ora si parla soprattutto di business dei matrimoni e del ritorno del pubblico negli impianti sportivi, di apertura dei ristoranti al chiuso, delle piscine coperte, dei centri commerciali nel weekend, ma chissà che non ci siano sorprese positive. Con l'ipotesi più plausibile, tuttavia, che ad oggi sembra essere quella di una ripartenza dei giochi dal 15 giugno.
 
Allo studio c'è anche la possibilità di modificare il parametro dalla progressione dei nuovi positivi alle ospedalizzazioni per fotografare al meglio la reale "pressione" sulle strutture sanitarie. Le soglie che fanno scattare il passaggio di colore delle regioni a seconda dell'indice di contagio Rt dovrebbero restare le stesse - con 1 si entra in fascia arancione e con l’1,25 in quella rossa - ma a fare la differenza dovrebbe essere il numero di vaccinati, soprattutto tra gli over 70.
 
A parlare di riaperture, ma con gradualità, è anche il premier Mario Draghi, tornato sulla questione al termine del Porto Social Summit, organizzato dalla Presidenza portoghese del Consiglio dell'Unione europea lo scorso weekend. "Come credo la maggior parte degli italiani, voglio riaprire, voglio che le persone tornino fuori a lavorare, a divertirsi, a stare insieme, ma bisogna farlo in sicurezza cioè calcolando bene il rischio". Tornando poi sul Green pass, il "certificato verde" per agevolare gli spostamenti, "per avere un modello europeo su cui confrontarsi per la misure turistiche. Altrimenti ci sarà molta confusione". Punto altrettanto cruciale sul quale ora la palla passa a Commissione e Parlamento Ue.
 

Ma intanto, emergono dettagli sul cronoprogramma allo studio del Governo, che questa settimana farà il punto sugli "effetti" dell'allentamento delle misure deciso il 26 aprile.
Cominciamo dai ristoranti al chiuso - dove si potrà tornare, seduti al tavolo, dal 1° giugno. Si lavora per tornare a maggiori libertà di movimento, e al servizio caffè al bancone anche prima, mantenendo l'ormai canonico metro di distanza e la mascherina indosso nelle pause fra il mangiare e il bere. 
Sotto la lente anche il comparto wedding, per il quale le Regioni puntano al 1° giugno come D-day - nel rispetto delle linee guida già stilate, con banchetti all’aperto, ospiti distanziati e con indosso la mascherina d'ordinanza - mentre più probabillmente l'ok scatterà dal 15 giugno. Se dal 15 maggio è in calendario il via libera nelle piscine all'aperto, per quelle al chiuso giugno potrebbe essere il mese giusto, mentre la riapertura dei centri commerciali nel weekend dovrebbe scattare dal 22 maggio.
 
Infine, se da oggi, 10 maggio, l'Italia è quasi tutta in giallo, ad eccezione di Sicilia, Sardegna e Valle D'Aosta, e i numeri sui decessi da Covid hanno fatto appena registrare il numero più basso dallo scorso 25 ottobre - 128 -, si comincia a parlare anche di una modifica al coprifuoco, ad oggi fissato alle 22, con un possibile slittamento alle 23 o alle 24 per due settimane, prima di toglierlo del tutto. In questo caso, la data da tenere d'occhio è il 17 maggio, mentre dal 21 giugno dovrebbe diventare un lontano ricordo il divieto di circolazione notturna.
 
Quanto alla quarantena, ostacolo principale alla ripresa del turismo, dal 15 maggio chi arriva dai Paesi europei, dal Regno Unito e da Israele potrà circolare liberamente in Italia con un certificato che dimostri l'avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l'essersi sottoposti un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Dal 15 giugno la stessa regola sarà valida anche per tutti gli altri Stati che avranno un’alta percentuale di persone immunizzate. A decidere "quante", almeno il 65 percento, saranno i leader di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America, in occasione del G7 Salute in programma il 3 giugno.
 

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