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Freni (Mef): ‘Entro ottobre una legge delega per il riordino del gioco’

28 luglio 2021 - 10:54

Da Sbc Digital Italia il Mef delinea il futuro delle concessioni: le attuali valide fino a fine marzo 2022, ma a breve intervento del governo su rinnovi.

Scritto da Daniele Duso
Freni (Mef): ‘Entro ottobre una legge delega per il riordino del gioco’

“Entro ottobre 2021 vogliamo presentare al Parlamento una legge delega per il riordino del gioco, mentre le concessioni attuali, visto lo stato d’emergenza, rimarranno valide sino a marzo 2022”. Così l’avvocato Federico Freni, collaboratore del Mef e "delegato" alla gestione dei giochi, intervenendo al panel “La ricostruzione del gioco pubblico in Italia” nell’ambito di Sbc Digital Italia, l’evento realizzato da Sbc e Gioco News.

Interloquendo con il direttore di Gioco News, Alessio Crisantemi, Freni, che sostituisce il sottosegretario Durigon, impossibilitato a partecipare per via di un'improvvisa convocazione in Senato, sottolinea che “il gioco avrà un futuro perché deve avere un futuro. Il gioco è un settore centrale nel nostro ordinamento, che trasporta con sé tanti problemi, come quello dell’illegalità, ma che non tolgono nulla al fatto che il gioco è un settore che va non solo tutelato, ma incentivato e regolato, come stiamo cercando di fare al meglio.

“Anche in prospettiva il Mef vuole dare al settore una regolamentazione finalmente stabile e al passo con i tempi, che non sia fatta di continui rinvii. è dal 2016 che andiamo avanti con proroghe annuali, quindi serve una regolamentazione stabile che dia certezze. Solo una regolamentazione stabile e omogenea potrà consentire al gioco, come accade del resto in molte altre parti d’Europa, di uscire da questo limbo di incertezza a cui per tanti anni anche la politica lo ha confinato. Ecco, se vogliamo sintetizzare il nostro obiettivo possiamo dire che vogliamo far uscire il gioco dal limbo di incertezza in cui è stato relegato sinora”.

“In merito al riordino del settore, atteso da anni, Freni dichiara che “il riassetto del gioco non può prescindere da un rapporto con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con la quale stiamo lavorando tutti i giorni proprio per garantire un riordino del settore. Sulle tempistiche del riassetto il nostro desiderio è quello di arrivare a una definizione da proporre al Parlamento al più tardi entro la sessione di bilancio di quest’anno. Quindi il nostro obiettivo, già delineato dal sottosegretario Durigon in altre occasioni, è quello di presentare una legge delega per il riassetto del settore al più tardi entro il mese di ottobre

“Una volta definita la legge delega, noi contiamo, insieme all’Agenzia delle entrate, e all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, di poter lavorare rapidamente a un decreto legislativo per giungere a fine 2022 con un sistema completamente riassestato. Obiettivo di tempo che si incontra con le esigenze del Pnrr, perché non dimentichiamo che stiamo parlando di un sistema che ha un rilevante impatto economico. Dare in fretta un riassetto al gioco va non solo a garanzia degli operatori e dei lavoratori, ma anche a garanzia dell'Erario". Relativamente a una riforma da fare in stretta collaborazione con gli attori del settore Freni sottolinea che, lato Mef, si è sempre pensato a "un riassetto che vogliamo fare per il sistema e con il sistema, non abbiamo mai immaginato una riforma senza la collaborazione di chi il sistema lo vive".

"Fare una legge delega non vuol dire solo regolare l'esistente. Soprattutto dopo due anni di pandemia non si può pensare di regolare l'esistente. Regolare il presente è un lavoro utile ma non è sufficiente”, continua ancora Freni. “Noi dobbiamo immaginare la regolamentazione dei prossimi 15 anni. Una volta percepite dal mondo del gioco le linee di sviluppo da qui ai prossimi anni, avremo tutti gli elementi per poter procedere a una legge delega. L'unica regolazione efficace è quella che guarda il futuro".

"Il gioco illegale è un problema, la ludopatia è un problema, ma non per questo eliminiamo il settore. La ludopatia va affrontata con serietà, il gioco illegale è un male che dobbiamo sradicare, perché non solo toglie gettito ed è un male per l’economia, ma perché è anche un male per il sistema, perché dequalifica il mondo del gioco. Troppo spesso sentiamo banalizzazioni in merito. Il settore si fonda per un buon 98 percento su risorse sane e virtuose e queste non possono essere condizionate o assimilate all’illegale o alla ludopatia. I due problemi esistono e hanno condizionato l’opinione pubblica. Noi non vogliamo nascondere la polvere sotto il tappeto, ma aumentare i controlli, soprattutto quelli da remoto, che sono il futuro".

Entrando un po' più nel merito della legge delega Freni ha spiegato che "con la nostra idea di legge delega implementeremo i controlli e possiamo dire serenamente che il contrasto al gioco illegale è il primo obiettivo di questa riforma, seguito dal contrasto alla ludopatia e dagli altri aspetti rilevanti. Servirà una regolamentazione omogenea su tutto il territorio nazionale, perché gli operatori, soprattutto quelli stranieri, devono avere certezze, non è possibile che si trovino di fronte a 21 regolamentazioni diverse. Abbiamo già avviato un primo tavolo con il ministro Gelmini e proseguiremo nelle nostre interlocuzioni per trovare una regolamentazione omogena per il contrasto alla ludopatia. I problemi esistono ma non possono più condizionare lo sviluppo del mondo del gioco. Il nostro obiettivo dunque è quello di non consentire più a un problema di bloccare lo sviluppo di un settore. Per far questo ciascuno dovrà far la sua parte, oltre all'encomiabile lavoro finora svolto da Adm", aggiunge Freni, "serve la collaborazione di gestori e concessionari che dovranno impegnarsi a sradicare questo cancro del gioco illegale”.

Il responsabile della "materia gioco" del Mef parla anche di un'eventuale proroga delle concessioni spiegando che si tratta di “un tema che si lega con il riassetto del sistema, non avrebbe senso organizzare nuove gare con un settore non ancora riordinato. La proroga dello stato di emergenza porta automaticamente tutte le concessioni scadute o in scadenza avanti fino al 29 marzo 2022. Il tema lo affronteremo in legge di bilancio ma in base alla legge delega. La proroga dello stato di emergenza toglie dalla stretta attualità il tema della scadenza, ma è un tema che rimane all’ordine del giorno e la affronteremo”.

Da ultima la questione del rapporto con gli istituti di credito, in merito alla quale Freni spiega che è un tema sicuramente attenzionato anche dal Mef dicendosi convinto che "la risposta migliore è il riassetto del sistema. Le incertezze che ci sono attualmente portano il sistema bancario ad avere una diffidenza strutturale verso il mondo del gioco, soprattutto verso quelli meno strutturati, ma io sono convinto che il riassetto porterà anche a una pacificazione bancaria rispetto al mondo del gioco, o almeno questo è il nostro auspicio".

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