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Commissione inchiesta gioco, Marino presidente

05 agosto 2021 - 07:06

Istituita la commissione d'inchiesta sul gioco: Mauro Maria Marino nominato presidente.

Scritto da Anna Maria Rengo
Commissione inchiesta gioco, Marino presidente

Mauro Maria Marino, senatore di Italia Viva - Psi, è stato eletto presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul settore gioco pubblico in Italia e sul contrasto del gioco illegale, di cui era stato il primo proponente, nell'atto poi approvato dal Senato.

Nel corso della riunione istitutiva di stamattina, 5 agosto, convocata dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati, si è anche proceduto alla nomina delle altre cariche. Vicepresidenti sono stati eletti Giovanni Endrizzi, del Movimento 5 Stelle, e Andrea Cangini, di Fibp-Udc, mentre i segretari della neonata commissione sono Gianni Pittella (Pd), che era stato relatore della proposta in commissione e poi in Aula, e Andrea De Bertoldi di Fratelli d'Italia.

LA PAROLA AL PRESIDENTE - Mauro Maria Marino esprime soddisfazione per la nomina, oltretutto avvenuta, a scrutinio segreto, con 14 voti su 15: "A dimostrazione che c'è una forte unità di intenti e che le attese sono alte: dovremo esserne all'altezza, tanto più che c'è una grande attenzione sul tema del gioco. Utilizzeremo agosto per impostare la commissione, come si rende necessario visto che lo si deve fare ex novo e non è una cosa semplice. Sicuramente, ci atterremo strettamente al mandato conferitoci dal Parlamento, come sempre si dovrebbe fare".

Marino ricorda il lavoro svolto, nella passata legislatura, dalla sesta commissione Finanze del Senato. All'epoca, ne era presidente, aveva avviato un'indagine conoscitiva: "Poi quel lavoro si è interrotto e ora è arrivata l'occasione di riprenderlo. Il gioco ha bisogno di una nuova regolamentazione, visto che ci sono delle norme nazionali e locali che vanno a sovrapporsi".

Intendete avviare un ciclo di audizioni?

"Come prima cosa nomineremo i capigruppo e poi l'ufficio di presidenza, che a sua volta deciderà come muoversi e su cosa focalizzare l'attenzione. Ogni scelta sarà condivisa a livello di ufficio di presidenza". 

IL COMMENTO DI ENDRIZZI - "Siamo il primo mercato del gambling in Europa, al dodicesimo posto per reddito. La promozione di questo mercato negli ultimi decenni aveva come obiettivo dichiarato il contrasto all’offerta clandestina e la produzione di gettito erariale. Sono obiettivi raggiunti? Per contro si sono prodotti fenomeno sociali ed economici che vanno ponderati Tutti gli osservatori riconoscono che qualcosa è sfuggita di mano. Serve fare luce sugli aspetti positivi e sulle correzioni da portare", afferma Giovanni Endrizzi, secondo il quale "il pregio di questa commissione è l'attenzione a considerare tutti gli aspetti del fenomeno con ottica aperta e responsabile".

IL COMMENTO DI CANGINI - "Contrastare la piaga sociale del gioco d’azzardo illegale e razionalizzare quello legale: sono questi gli obiettivi della commissione parlamentare di inchiesta che si è appena costruito in Senato e di cui sono stato eletto vicepresidente. Ci aspetta un lavoro tanto interessante quanto impegnativo", scrive sulla sua pagina Facebook Andrea Cangini.

I RILIEVI DI DE BERTOLDI - Da parte sua, De Bertoldi afferma: "Personalmente, sono sempre onorato quando sono chiamato a far parte dell'ufficio di presidenza di qualche commissione". Tuttavia, "a livello di partito, Forza Italia ha creato un ulteriore solco politico all'interno del centro destra, quando Silvio Berlusconi, appena due giorni fa, aveva tentato di riaprire il dialogo e riportare la pace. Invece, ci siamo ritrovati che Fratelli d'Italia è stata esclusa dalla vicepresidenza che, come minimo, doveva spettare all'opposizione e che sembrava un fatto acquisito, mentre ci siamo trovati che Forza Italia l'ha voluta per sè. Va bene, però non lo riteniamo un atto di amicizia e di collaborazione all'interno del centro destra, e questo fatto ha smentito quanto detto da Berlusconi".

Ciò premesso: "Io mi impegnerò perché i lavori della commissione risentano il meno possibile di questa ferita politica e perché la commissione possa operare nell'interesse del Paese, perchè vengano riconosciuti i diritti del gioco legale e perchè siano combattute l'illegalità e la ludopatia".

De Bertoldi aggiunge: "Abbiamo avuto dei governo che, magari involontariamente, hanno creato le condizioni perché prosperassero le bische, il gioco online nei paradisi fiscali. Bisogna porre un argine all'illegale che non solo depaupera l'erario, ma accresce la ludopatia, visto che chi lo gestisce non ha certo a cuore la salute dei cittadini. Noi ci batteremo per questo, perchè finalmente lo Stato riconosca i propri concessionari di gioco e li metta nelle condizioni di essere la prima barriera alla ludopatia".

 

I COMPONENTI - Ecco tutti i componenti della commissione: Stefano Borghesi (Lega), Stefano Candiani (Lega), Andrea Cangini (Fibp-Udc), Andrea Cioffi (M5S), Marco Croatti (M5S), Andrea De Bertoldi (FdI), Stanislao Di Piazza (M5S), Giovanni Endrizzi (M5S), Albert Lanièce (Aut), Elio Lannutti (Misto, Idv), Arnaldo Lomuti (M5S) Michelina Lunesu (Lega), Matteo Mantero (Misto, Pap), Mauro Maria Marino (Iv-Psi), Anna Carmela Minuto (Fibp.Udc), Franco Mirabelli (Pd), Enrico Montani (Lega), Fabrizio Ortis (Misto), Gianni Pittella (Pd) e Roberta Toffanin (Fibp-Udc).

Compiti della commissione, come ribaditi dal Documento approvato, sono quelli di accertare "le condizioni complessive del settore del gioco pubblico, considerato il sistema concessorio; l’efficacia della disciplina pubblica in relazione alla tutela dei soggetti più deboli, al contrasto della diffusione del disturbo da gioco d’azzardo (Dga), alla gestione delle concessioni nonché alla tutela della correttezza dell’offerta di gioco e del rispetto della concorrenza tra gli operatori; le dimensioni del gettito erariale e le dimensioni complessive del comparto, con particolare attenzione ai settori produttivi impegnati nella produzione, nella commercializzazione e nella gestione degli apparecchi da intrattenimento, nonché nella produzione e gestione del settore delle scommesse e delle lotterie istantanee, verificando che l’offerta corrisponda agli interessi tutelati di cui alla lettera b); l’efficacia dei poteri regolatori, di differente rango normativo, attribuiti ai Ministeri competenti, all’Agenzia delle dogane e dei monopoli e agli enti territoriali; l’efficacia dell’azione amministrativa anche in relazione all’esecuzione delle concessioni pubbliche, non trascurando di verificare se vi siano sovrapposizioni e antinomie nell’azione di contrasto al gioco illegale; l’efficacia del sistema di regolazione e di controllo con particolare riferimento al contrasto del gioco illecito e illegale e alle connessioni con altre attività illegali come il riciclaggio di denaro e l’usura; la presenza di imprese controllate direttamente o indirettamente da soggetti criminali e di fenomeni di illegalità e di elusione fiscale; l’efficacia dell’azione pubblica di prevenzione, cura e sostegno per i soggetti affetti da Dga, con particolare riferimento alle attività svolte dagli enti territoriali e dai servizi sanitari".

LA BIOGRAFIA DEL PRESIDENTE - Mauro Maria Marino è nato a Torino il 20 dicembre del 1963 e ha una lunga carriera politica, prima come deputato e poi come senatore. In particolare, è stato presidente della sesta commissione Finanze del Senato, e nell'ambito del suo mandato aveva avviato e portato a compimento un'indagine conoscitiva sul gioco.

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