skin

Dietrofront Lega, potrebbe slittare il varo del Dl per l'estensione del green pass

08 settembre 2021 - 09:00

Lega ancora a supporto della minoranza contro il green pass, rischia di slittare il nuovo decreto per estenderne l'obbligo, e tutto tace sulla nomina del sottosegretario al Mef con delega ai giochi.

Scritto da Fm
Dietrofront Lega, potrebbe slittare il varo del Dl per l'estensione del green pass

Potrebbe arrivare giovedì 9 settembre, o potrebbe slittare alla prossima settimana, l'atteso decreto del Governo per l'estensione dell'obbligo di green pass anche ai dipendenti delle attività dove è già richiesto ai clienti, comprendendo forse anche quelle di gioco.

Fino a poche ore fa, i giochi sembravano ormai fatti, e il cronoprogramma dell'Esecutivo per la giornata di domani prevedeva la cabina di regia, il confronto con le Regioni e poi la seduta del Consiglio dei ministri per il varo del decreto. Ma tutto è stato messo in discussione dalla decisione della Lega di sostenere alla Camera, – a voto segreto – l'emendamento di Fratelli d'Italia al decreto Green pass che chiedeva l’eliminazione del certificato verde per entrare nei ristoranti, poi bocciato con 270 no, 4 astenuti e 134 voti a favore. Quasi 100 parlamentari della maggioranza, quindi, hanno votato contro il Governo che nella prassi hanno contribuito a formare. Oggi l'esame riprende alla Camera - con circa 20 emendamenti da votare, in parte a scrutinio segreto - poi il testo passerà al Senato, per arrivare all'ok finale prima della scadenza fissata per il 21 settembre.

 

Tornando al voto di ieri sera, non bisogna dimenticare che nei giorni precedenti  i leghisti hanno sottoscritto, in commissione Affari sociali, alcuni emendamenti a firma dei deputati di FdI per abolire l'obbligo del green pass (sancito dall'articolo 3) - bocciati e poi ripresentati – e per poi fare un passo indietro, e infine appoggiare le istanze di un partito che fa parte della minoranza.
 
Ora perciò rischia di saltare la cabina di regia che proprio il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva invocato a gran voce. Aggiungendo altra confusione alla vicenda, e portando al possibile slittamento di una misura – l'estensione dell'obbligo di green pass – ormai condivisa da associazioni di rappresentanza delle imprese e parti sociali (purché i costi non ricadano sui lavoratori) e funzionale ad evitare nuove chiusure nei prossimi mesi, quando il Covid potrebbe “regalarci” una nuova ondata, complice la stagione fredda e la maggiore di concentrazione di persone nei luoghi al chiuso.
 
Altro risvolto, che interessa sì la politica ma forse, soprattutto, i nostri lettori, è il possibile slittamento di altri dossier collegati all'asse Governo-Lega, come la nomina del nuovo sottosegretario all'Economia con delega ai giochi, dopo le dimissioni “indotte” di Claudio Durigon dopo la proposta di re-intitolare il parco cittadino di Latina, attualmente dedicato a Falcone e Borsellino, ad Arnaldo Mussolini, il fratello del Duce.
 
Come noto, il nuovo sottosegretario dovrebbe essere sempre in quota Lega, ed è difficile pensare che la tempesta di queste ultime ore non impatti anche su questo. I nomi dei papabili sostituiti di Durigon sono ormai noti: Massimo Bitonci, che ha ricoperto lo stesso ruolo nel primo Governo Conte (pur non ricevendo la delega ai giochi, all'epoca assegnata al pentastellato Alessio Villarosa), ed Edoardo Rixi, già vice ministro a Infrastrutture e Trasporti nel precedente Esecutivo, che alla fine di agosto ha rotto il silenzio sulla sua possibile nomina, dicendosi pronto a scendere in campo, ma che la decisione ovviamente spetta a Matteo Salvini e alla presidenza del Consiglio.
 
Una decisione attesa da tutto il settore dei giochi, che aspetta di conoscere gli intendimenti del Governo – anche e soprattutto per dare l'avvio all'ormai famigerato “riordino” nazionale – e poter pianificare il proprio futuro. Una volta per tutte.
 

Articoli correlati