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Eventi sportivi, Cts: 'Aumentare capienza impianti al 75 percento'

28 settembre 2021 - 09:02

Il Comitato tecnico-scientifico chiede di aumentare la capienza massima delle strutture all’aperto al 75% e per quelle al chiuso al 50% in 'zona bianca', ippodromi compresi.

Scritto da Redazione
Eventi sportivi, Cts: 'Aumentare capienza impianti al 75 percento'

A dire l'ultima parola, ovviamente, sarà il Governo, chiamato ad un nuovo decreto-legge per disciplinare la materia, ma la strada per il progressivo “ritorno alla normalità” delle manifestazioni sportive (ippica compresa) e delle attività dello spettacolo è già tracciata.

Nella riunione di ieri, 27 settembre, il Comitato tecnico-scientifico ha infatti esaminato le tematiche relative ai quesiti posti rispettivamente dal ministro dei Beni e delle attività culturali e dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport.

Il Comitato, sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale, ritiene "si possano prendere in considerazione allentamenti delle misure in essere, pur sottolineando la opportunità di una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonché degli effetti delle riaperture stesse”, si legge in una nota.

 

Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, e quindi anche le corse negli ippodromi, il Cts ritiene si possa "procedere con graduali riaperture degli accessi di persone munite di green pass agli eventi sportivi. In particolare ritiene possibile prevedere un aumento della capienza massima delle strutture all’aperto al 75 percento e per quelle al chiuso al 50 percento in 'zona bianca'.
Il Cts inoltre raccomanda che: la capienza negli impianti debba essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone; siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi; ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni”. 
 
Molto simile la linea seguita per le manifestazioni culturali. “Il Cts ritiene si possa procedere con graduali riaperture degli accessi di persone munite di green pass per cinema, teatri, sale da concerto. In particolare il Cts ritiene possibile prevedere un aumento della capienza massima delle strutture al 100 percento all’aperto e all’80 percento al chiuso in 'zona bianca'. Tale indicazione potrà essere rivista nell’arco del prossimo mese”. Identiche le raccomandazioni sull'uso dei dispositivi di protezione individuale, areazione dei locali e rispetto delle indicazioni. 
Per quanto concerne gli accessi ai musei, infine, il Cts non pone limitazioni ma raccomanda di “garantire l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase con l’eccezione dei nuclei conviventi”. 
 
FEDRIGA E CAVO: “RECEPITE LE PROPOSTE DELLE REGIONI” - “Una decisione equilibrata che recepisce la proposta della Conferenza delle Regioni e che ridà ossigeno al mondo dello spettacolo e della cultura, coniugando le esigenze della ripresa con le regole basilari della prevenzione”. Così Massimiliano Fedriga (presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) ed Ilaria Cavo (coordinatrice della commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) commentano le indicazioni diffuse dal Cts.
“La nostra proposta, recepita perfettamente dal Cts anche nelle percentuali che avevamo con ragionevolezza suggerito – spiegano Fedriga e Cavo - è stata portata avanti all’insegna della massima responsabilità perché la situazione imponeva decisioni non più rimandabili, considerando anche l’andamento della campagna vaccinale e della curva epidemiologica.
L’aumento nelle 'zone bianche' della capienza massima all’80 percento nei luoghi chiusi e al 100 percento per i luoghi all’aperto è infatti – concludono Fedriga e Cavo - una risposta attesa da tempo da imprese, professionisti e lavoratori che hanno pagato un prezzo alto durante questi mesi caratterizzati dalle misure di contenimento dovute alla pandemia”.
 

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