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Legge di Bilancio: Ddl in Senato, ecco tutti i riferimenti al gioco

16 novembre 2021 - 12:16

Legge di Bilancio 2022, il testo arriva in Senato con i dettagli programmatici dei vari ministeri, dei quali riportiamo le parti relative al settore del gioco pubblico.

Scritto da Daniele Duso
Legge di Bilancio: Ddl in Senato, ecco tutti i riferimenti al gioco

Nell'ambito delle misure sul Disegno di legge n. 2448 sul Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, presentato dal Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, sono numerosi i riferimenti al settore del gioco. Di conseguenza ogni ministero, per quanto di sua competenza, presenta tabelle dettagliate sulle necessità finanziarie relative alle attività in programma. Il ddl di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 saranno al centro dei lavori a partire da oggi, martedì 16 novembre, con il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che comunicherà in merito all’Assemblea. Dopo le comunicazioni del Presidente, il ddl sarà assegnato alla quinta Commissione permanente in sede referente e alle altre Commissioni in sede consultiva. Da quel momento avrà inizio la sessione di bilancio che si dovrà concludere entro la fine dell’anno solare.

Entrando nel dettaglio dei documenti presentati, per quanto riguarda il Mipaaf, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, all'interno del programma sulle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione (009.006) vi è tutta la parte relativa allo sviluppo del settore ippico e delle competenze connesse ai giochi e alle scommesse sulle corse dei cavalli, all'interno del quale la spesa principale è prevista per interventi relativi allo sviluppo del settore ippico (poco 87,5 milioni di euro per il 2022, poco meno nei due anni successivi), ma emerge anche uno stanziamento, anche se per il solo 2022, per spese per la realizzazione di un programma di comunicazione per il rilancio dell'ippica (580mila euro). Molte voci riportano, in note, l'indicazioni che "lo stanziamento è stato ridotto a fronte dell'andamento delle entrare stabilizzate per la riduzione delle entrate derivanti dai giochi".

Il ministero dell'Interno, tra le "Priorità di intervento dell’amministrazione" inserisce la "prevenzione e contrasto di ogni forma di criminalità organizzata", mediante una serie di interventi tra i quali "il potenziamento dell’azione di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei giochi e delle scommesse". Attività che, rientrando in più ambiti di competenza, non si possono riferire ad una sola voce di spesa.

Anche il ministero della Salute prevede, nell'obiettivo di "ottimizzazione degli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria nei confronti di individui e collettività, presenti nel paese a qualsiasi titolo, in tutte le età della vita", interventi specifici per "la prevenzione e trattamento delle dipendenze in particolare da alcol e da gioco d'azzardo patologico". In particolare il Fondo per il contrasto al gioco d'azzardo patologico vede una previsione di spesa di 44 milioni l'anno tra 2022 e 2024, mentre tra le cifra di riduce a 97mila euro (sempre per ogni anno, nel prossimo triennio, per il "monitoraggio dei dati relativi all'abuso di alcool e ai problemi alcool correlati.

Una trattazione più ampia è quella riservata al gioco nelle previsioni del ministero dell'Economia e delle Finanze. Nel progetto di legge di bilancio sono indicati 16 miliardi l'anno per i prossimi tre anni solo per il pagamento delle vincite su giochi e lotterie, cui fa seguito un dettaglio delle spese relative alle vincite nei vari giochi (lotto, scommesse, bingo e lotterie). 150 milioni sono stati inseriti nel documento per quanto riguarda la restituzione delle cauzioni versate dai concessionari di gioco. Per quanto riguarda le azioni di controllo, accertamento e riscossione delle imposte sulla circolazione delle merci, garanzia della sicurezza sui giochi (e controllo sulla produzione e vendita dei tabacchi), svolte dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il Mef indica una cifra annuale di poco superiore ai 900 milioni per i prossimi tre anni. 

Tra le varie azioni il Mef cita l'attività della Guardia di Finanza, sottineando che, per quanto riguarda specificamente il settore del gioco pubblico, "il Corpo vigilerà sul corretto adempimento degli obblighi imposti dalla normativa fiscale e antiriciclaggio, al fine di tutelare gli attori della filiera regolare dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, contrastando le infiltrazioni della criminalità economica, anche di tipo organizzato".

Nello stanziamento di bilancio per il prossimo triennio il Mef ha tra i suoi obiettivo il contribuire al presidio delle entrate derivanti dai giochi pubblici amministrate dall'Agenzia delle dogane dei monopoli mediante il pagamento delle relative vincite (su giochi e lotterie: 16 miliardi di euro l'anno nel triennio e su scommesse ippiche: 400 mila euro), liquidazione delle spese di contenzioso e restituzione delle cauzioni (170 milioni), nonché compensazione attraverso gli aggi dei concessionari (su giochi e lotterie: 3,2 miliardi circa e sulle scommesse ippiche: 63,5 milioni). L'obiettivo indicato è quello di operare un trasferimento dei fondi all'Adm per assicurare le attività per creare un ambiente di gioco responsabile e rispettoso della legalità.

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