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Pichetto Fratin: 'Riordino gioco, intesa del 2017 sia punto di partenza'

02 dicembre 2021 - 07:56

Il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, sottolinea in commissione l'importanza del gioco pubblico.

Scritto da Anna Maria Rengo
Pichetto Fratin: 'Riordino gioco, intesa del 2017 sia punto di partenza'

"Il Governo sta lavorando, in materia di gioco, su due fronti: la legge delega sul riassetto e la proroga delle concessioni in scadenza, funzionali al riassetto stesso. In questo senso, l'intesa che era stata raggiunta in Conferenza unificata a settembre del 2017 deve essere il punto di partenza prospettato".

Lo afferma il viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin, nella sua audizione da parte della commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, audizione che segue quelle del sottosegretario all'Economia Federico Freni e del direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna.

"Il gioco ha una notevole importanze per il Paese e per il bilancio dello Stato, e per esso è necessario un quadro giuridico complessivo. Nel corso degli anni ci sono stati infatti molti interventi ma quello attuale è frammentato e dispersivo", afferna, sottolineando inoltre come "la situazione sia stata aggravata dal mancato recepimento dei contenuti dell'intesa raggiunta in sede di Conferenza unificata nel settembre del 2017" e come tutto ciò "abbia reso impossibile lo svolgimento delle gare".

Pichetto Fratin ricorda, ovviamente, l'emergenza Covid "che ha determinato una sospensione della rete fisica", come pure il calo di 5 miliardi e 100 milioni di euro di entrate erariali dal gioco nel 2021 rispetto al 2020, secondo i dati del Mef, "principalmente dovuto al calo delle entrate legate al Preu, visto che la chiusura del gioco fisico ha colpito soprattutto gli apparecchi da intrattenimento".

"L'esperienza pandemica conferma il nesso tra la caduta del gioco legale e il decollo dell'illegalità", scandisce il viceministro, evidenziano che "nel 2019 il valore del gioco illegale era stimato in 12 miliardi di euro, nel 2020 saliti a 18, mentre nel 2021 rischia di andare oltre i 20 miliardi. E un altro segnale viene dalle forze dell'ordine: nel 2021 ci sono stati 1000 denunciati in materia di gioco contro i 400 del 2019, così pure sono aumentati i disturbi legati al gioco d'azzardo patologico da parte dei cittadini e il ricorso all'usura".

Pichetto Fratin si sofferma sull'importante ruolo che svolgono in materia di tutela della legalità il Viminale e la Guardia di Finanza, come pure sul fatto che "il gioco legale genera benefici sull'occupazione e il gettito fiscale", ed enumera le misure a sostegno del comparto che sono state decise durante il lungo periodo della pandemia, soffermandosi anche sulle disposizioni che sono al momento inserite nel disegno di legge di Bilancio per il 2022, dal programma di comunicazione per il rilancio dell'ippica alla chiusura dei contenziosi, per proseguire con gli stanziamenti per i pagamenti delle vincite al gioco, ma osserva: "Gli interventi attuati non hanno risolto i problemi legati alla disomogeneità della regolamentazione".

Sotto questo profilo, la vigente proroga al 31 marzo delle concessioni "lascia un orizzonte di tempo troppo limitato", circostanza di cui il Governo è consapevole, visto che sta lavorando in vista del varo del testo finale della legge di Bilncio per il prossimo anno: "Occore trovare un punto di equilibrio sennò corriamo il rischio di alimentare l'illegalità, che significa criminalità".

L'esposizione di Pichetto Fratin è stata seguita da numerose domande da parte dei componenti della commissione.

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