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Nuovo Dpcm: 'Green pass base, ecco dove non servirà'

21 gennaio 2022 - 11:29

Firmato nuovo Dpcm che definisce negozi e servizi accessibili senza green pass base dal 1° febbraio, escluse le tabaccherie. Controlli anche a campione svolti dai titolari degli esercizi.

Scritto da Fm
Nuovo Dpcm: 'Green pass base, ecco dove non servirà'

 

Sì ai servizi essenziali - come l'acquisto di generi alimentari, di prima necessità e di farmaci o la necessità di presentare una denuncia alle forze dell'ordine - no ai beni voluttuari, come cosmetici, sigarette, libri e giornali: è quanto stabilisce il decreto firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi nella mattinata di oggi, 21 gennaio, per definire la lista delle attività per le quali dal 1° febbraio non sarà necessario il green pass base, ottenuto per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido (valido 48 ore) o molecolare (valido 72 ore) con risultato negativo.


Secondo il testo, vengono definite nove tipologie di eservizi commerciali accessibili senza dover necessariamente aver conseguito la certificazione verde, ma in essi si potranno acquistare solo ciò che è compreso nella lista delle esenzioni, come il cibo.

L'elenco comprende le seguenti categorie: generi alimentari e supermercati, cioè il commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari) e di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica), di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, di materiale per ottica; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati e di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
 
Sarà invece obbligatorio il possesso del green pass base per entrare negli uffici aperti al pubblico, come banche e Poste, questure e simili, salvo urgenze, come una denuncia da presentare, oppure un’operazione non rinviabile in alcun modo.
Stesse regole per le tabaccherie, ritenute "essenziali" e quindi sempre aperte durante la pandemia, ma ritenute, a questo giro, da includere nella lista delle attività con certificazione verde obbligatoria, forse per la presenza dei giochi, categoria considerata da sempre fra le più a rischio, come dimostra l'inclusione delle sale e delle altre location di gioco nella lista di quelle per le quali è fondamentale possedere il cosiddetto "green pass rafforzato".
Un cambio di prospettiva che non ha mancato di provocare le rimostranze delle associazioni di rappresentanza di tabaccai e totoricevitori, ma invano.
 
Il nuovo Dpcm stabilisce anche che il rispetto delle regole è assicurato dai titolari degli esercizi attraverso lo svolgimento di controlli anche a campione, e fissa i motivi per i quali si può derogare all'obbligo di green pass base.
Anche in questo caso, ci sono alcune categorie da tenere d'occhio: esigenze alimentari e di prima necessità per le quali è consentito l’accesso esclusivamente alle attività commerciali di vendita al dettaglio elencate nell’allegato del decreto; esigenze di salute, per le quali è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie; esigenze di sicurezza, per le quali è consentito l’accesso agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti; esigenze di giustizia, per le quali è consentito l’accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata.
 

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