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Tar Umbria: 'Distanziometro strumento idoneo contro ludopatia'

01 febbraio 2022 - 17:42

Il Tar Umbria, con una sentenza che ribadisce l'efficacia del distanziometro, di fatto conferma l'urgenza di un riordino generale del gioco in Italia.

Scritto da Daniele Duso
Tar Umbria: 'Distanziometro strumento idoneo contro ludopatia'

"Il regolamento impugnato contiene puntuale motivazione in ordine alle esigenze di tutela della salute pubblica, e di prevenzione e contrasto alle dipendenze da gioco". Così il Tar Umbria dà torto alla società Caffè Roma srl che si oppone a una deliberazione del Comune di Amelia che, verso la metà di settembre 2019, ha introdotto sul suo territorio il  "Regolamento comunale per la prevenzione ed il contrasto del gioco d’azzardo patologico".

La società, che gestisce un'attività di somministrazione di alimenti e bevande "nei cui locali", si legge nella premessa della sentenza, "sono collocati gli apparecchi comma 6", slot machine che consentono vincite in denaro.

Secondo i difensori della Caffè Roma srl il provvedimento avrebbe dovuto essere annullato per una serie di motivi legati a "motivazione insufficiente e generica", ma anche "eccesso di potere" e "violazione della Intesa Stato Regioni in materia di orari di funzionamento degli apparecchi", oltre che per la "manifesta illogicità del provvedimento impugnato, nella parte in cui ha sottoposto al rispetto della distanza minima dai luoghi sensibili oltreché l’apertura anche il trasferimento di sede e la variazione di tipologia di gioco" e "incompetenza ed eccesso di potere del provvedimento impugnato per carenza di potere ed erroneità dei presupposti, nella parte in cui contempla una disciplina limitativa dell’aumento del numero degli apparecchi ex art.110 del Tulps, rientrante nella competenza dello Stato".

Oltre al fatto che, per la società e i suoi difensori, il provvedimento potesse ritenersi illegittimo "per alterazione della concorrenza, nonché eccesso di potere sotto il profilo della disparità di trattamento e della manifesta ingiustizia", poiché "il regolamento impugnato 'tralascia di considerare gli effetti delle altre forme di gioco; basti pensare ai gratta e vinci e agli altri giochi puramente aleatori' ".

Di diverso avviso il Tar, che come altri tribunali regionali nei mesi scorsi, su questo tema dà piena ragione all'Amministrazione locale, "rilevando in proposito che rientra nei suoi obiettivi individuare e porre in essere idonee misure volte ad eliminare o quantomeno contenere i fenomeni legati al vizio del gioco, attivando un sistema di prevenzione che tuteli i soggetti più deboli e vulnerabili della popolazione, nel rispetto della libertà personale e dell’iniziativa imprenditoriale".

"Nell’attuale momento storico", scrive il Tar Umbria in uno dei passaggi che analizzano punto per punto le tesi dei ricorrenti, "la diffusione del fenomeno della ludopatia in ampie fasce della società civile costituisce un fatto notorio o, comunque, una nozione di fatto di comune esperienza, come attestano le numerose iniziative di contrasto assunte dalle autorità pubbliche a livello europeo, nazionale e regionale".

Importante il passaggio relativo all'Intesa Stato Regioni, in merito alla quale il Tar Umbria risponde che "quanto alla pretesa illegittimità della limitazione oraria di funzionamento degli apparecchi di gioco d’azzardo per violazione dell’Intesa Stato Regioni del 7.9.2017, è dirimente rilevare come detta intesa ancora non è stata recepita sul piano normativo ed è dunque allo stato priva di valore cogente, con la conseguenza che non può dispiegare efficacia invalidante sulla contestata disciplina oraria". Una frase che, di fatto, conferma l'urgenza del riordino del settore del gioco in Italia.

Il Tar vede nel provvedimento comunale "una valenza fortemente preventiva, in quanto non mira solo a ridimensionare il fenomeno esistente, sia palese che sommerso e non registrato nei dati ufficiali, ma anche a evitare ulteriori casi di ludopatia", e per questo motivo respinge su ogni punto le motivazioni della società ricorrente, dando piena ragione al comune di Amelia.

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