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Gioco e riordino: Provincia Trento studia modifica della legge

08 aprile 2022 - 10:45

In vista del riordino nazionale del gioco, sono sempre di più i territori che pensano di 'congelare' le proprie norme, come la Provincia di Trento.

Scritto da Fm
Gioco e riordino: Provincia Trento studia modifica della legge

La “spinta” data dal sottosegretario con delega ai giochi Federico Freni al riordino del settore, anche se non ancora concretizzato, comincia a dare i suoi frutti. 

Dopo le esternazioni della politica laziale sulla necessità di "congelare" la legge regionale – che altrimenti il 31 agosto decimerà i generalisti presenti sul territorio - almeno fino all'arrivo della nuova normativa nazionale, lo stesso scenario viene prefigurato da l'assessore al Commercio della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni, intervenuto all'evento  #LottomaticaTalks, prima tappa di un tour che nei prossimi mesi porterà il gruppo Lottomatica a toccare numerose città italiane per parlare insieme ai relatori di sicurezza, contrasto all’illegalità e tutela dei giocatori.

Occasione in cui, in sostanza, Failoni ha annunciato l'intenzione di modificare la legge provinciale vigente, in virtù della quale il 12 agosto “dovrebbero” diventare fuorilegge le sale dedicate poste nelle vicinanze dei "luoghi sensibili" (come già accaduto due anni fa per i locali generalisti).
“Quando si parla di gioco sembra sempre che si parli di azzardo o di illecito, e questa è una parola che a me piace poco. In questi tre anni ho incontrato più volte i rappresentanti del settore, ci siamo fatti un quadro completo e stiamo lavorando da mesi, in piena sintonia, per cercare di presentare nei prossimi mesi una sintesi delle cose che pensiamo vadano assolutamente cambiate nella legge del 2015”, afferma l'assessore.
Modifiche che dovrebbero riguardare l'elenco dei luoghi sensibili - “non si può considerare un capitello come luogo di culto per bloccare l'apertura di una sala gioco” - e le distanze.
Partendo dalla necessità di “dare risposte alla categoria”, con cui l'interlocuzione in questo ultimo anno non si si è mai fermata, ma anche tenendo conto della riforma del Governo, attesa ormai a breve con un passaggio del testo della legge delega in materia sotto la lente del Consiglio dei ministri. “Siamo curiosi di vedere fino a che punto lo Stato italiano saprà aprirsi a tutte le proposte che sono state fatte in questi ultimi mesi. Anche considerando l'esplosione del gioco online e del gioco illecito che si è avuta in questi due anni di Covid-19 (con lo stop al gioco terrestre, Ndr)”, sottolinea Failoni, ma senza chiudere alla possibilità di soluzioni territoriali in virtù “dell'autonomia che ci ha sempre contraddistinto”, chiosa, ad esempio nell'ambito della formazione degli esercenti di gioco, come già accaduto ad esempio per gli operatori del turismo.
 
La base per la nuova normativa provinciale di cui parla l'assessore potrebbe essere  il disegno di legge sul gioco presentato dal consigliere forzista Giorgio Leonardi, che chiedeva di riaccendere gli apparecchi da gioco installati negli esercizi pubblici spenti dallo scorso agosto per l'entrata in vigore della normativa varata nel 2015, il cui iter era stato sospeso circa un anno fa, per la necessità di un di confronto con gli altri consiglieri di maggioranza. Con l'intenzione, però, di riportare il Ddl sotto la lente delle commissioni, magari con qualche modifica.
 
Le parole di Failoni potrebbero trovare nuovi emuli, anche considerata l'intenzione espressa dal sottosegretario Freni di cercare una mediazione in tal senso in Conferenza Stato-Regioni – dopo il passaggio in Cdm della legge delega – per far sì che l’entrata in vigore delle leggi regionali prevista nei prossimi mesi possa essere fermata, così come il concretizzarsi del ben noto “effetto espulsivo” delle attività di gioco legale ormai verificatosi in tanti territori della penisola.
 
L'auspicio è che questo riordino venga attuato in ogni sua parte, per evitare di ripercorrere la strada del 2017 quando alla fine – dopo l'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni – rimase senza “valore cogente” in quanto privo dei relativi decreti attuativi.
Proprio basandosi su questo precedente, e non solo, diventa quindi ancora più importante “fare presto” e auspicare che molti rappresentanti dei governi territoriali si uniscano a Failoni.
A cominciare dalla Calabria, dove il 3 maggio il distanziometro regionale entrerà in vigore per le sale da gioco e le sale scommesse, ad esclusione delle tabaccherie in cui gli apparecchi sono installati in un'area sotto controllo visivo del titolare.
 
Manca meno di un mese.
 

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