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Stop in Commissione del decreto italiano sul betting exchange: Spagna presenta parere circostanziato

31 marzo 2012 - 08:25

È stato prorogato dal previsto 17 aprile al 18 maggio 2012 il periodo di stand still presso la Commissione europea a Bruxelles del decreto direttoriale recante regole relative a 'Scommesse a distanza con modalità di interazione diretta tra i singoli giocatori', ossia il cosiddetto betting exchange. Il governo spagnolo ha infatti presentato un parere circostanziato che ha provocato lo slittamento del termine, così da consentire all'Italia di modificare il testo oppure di fornire maggiori dettagli. Se non lo facesse, o se la risposta fornita fosse insoddisfacente, la Commissione o il governo spagnolo potrebbero decidere di avviare una procedura di infrazione contro l'Italia.

Scritto da Amr

Il progetto inviato a Bruxelles lo scorso 16 gennaio concerne la disciplina relativa all'offerta di una tipologia di scommesse sportive a quota fissa esclusivamente a distanza, che prevede la possibilità di interazione diretta tra i singoli giocatori e che, quindi, consiste nel mettere a raffronto i giocatori fra di loro, una parte dei quali praticamente assume il rischio, quindi "tiene il banco" al pari di un bookmaker, mentre un'altra parte assume il ruolo di scommettitore. Il gioco potrà essere offerto dai concessionari di cui all'art. 24, comma 13 delle legge 88 del 2009, i quali conseguiranno come compenso una percentuale sul movimento di gioco. Tale compenso è inciso dall'imposta unica pari al 20%, così come previsto dal citato art. 12 del dl 39 del 2009. Gli avvenimenti oggetto di scommessa sono gli stessi previsti dalla disciplina delle scommesse sportive a quota fissa, ai sensi del decreto del Ministro dell'economia e finanze 1 marzo 2006, n. 111.
Individuati oggetto e definizioni, il testo indica: procedure di autorizzazione alla raccolta delle scommesse, oggetto delle scommesse ammesse e caratteristiche delle offerte di scommessa e abbinamento, comunicazioni del concessionario ad AAMS, modalità di pagamento di vincite e rimborsi, disposizioni di pubblicità degli esiti, limiti di esposizione massima per offerte "puntata" e "banco", commissioni e imposta applicata, obblighi di informazione, misure da adottare a tutela del giocatore e modalità di soluzione delle controversie, controlli e sanzioni previsti e decorrenza dell'applicazione del provvedimento dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

 

Secondo il decreto, la puntata minima è da 50 centesimo e la vincita massima di 10mila. Gli operatori potranno trattenere una commissione massima del 10% sulle somme vinte dagli utenti: sulla commissione per le vincite è calcolato il 20% dell'imposta, che quindi sarà al massimo del 2% rispetto al volume di gioco.

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