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Scommesse sportive: il settore torna a crescere, ma la vera spinta deve arrivare dal 'live'

03 aprile 2012 - 09:13

Quando un prodotto attraversa la fase di maturità e rischia di scivolare nella stagnazione bisogna trovare qualche spinta che riporti il mercato di riferimento a crescere e proliferare. Nel betting non serviranno grossi studi o chissà quali analisi di mercato. Basta insistere sull'unica modalità che, già all'estero, può realmente cambiare lo storico della raccolta: le scommesse live. Come sostengono i  concessionari di scommesse e gli esperti del mercato (qualche autorevole scommettitori) nello speciale dedicato a questo settore dalla rivista Gioco News di marzo, di cui riproponiamo online un estratto. Nonostante la buona notizia pervenuta questa mattina dall'agenzia specializzata Agipronews, è di un ritorno alla crescita per il settore scommesse sportive (a marzo + 5,7 percento rispetto allo stesso mese del 2010) dopo nove mesi di andamento lento, il mercato potrebbe trovare nuovi importanti lanci se solo il mercato 'live' fosse messo in condizioni di evolvere.

Scritto da di Cesare Antonini e Anna Maria Rengo


TEMPERELLI (SISAL MATCHPOINT): “PIÙ TIPOLOGIE PER FAR VOLARE IL LIVE” - “Quello live è un gioco in forte sviluppo, sul quale nel 2011 hanno puntato e investito numerosi operatori, tra cui anche noi di Matchpoint, ottenendo grandissimi risultati. L’aumento degli eventi e degli sport quotati, la possibilità di vedere più partite nei punti vendita, le innovazioni grafiche online, le operazioni di marketing e comunicazione in-store e out-store: sono queste le attività principali che hanno portato al ‘boom’ del Live nell’anno appena trascorso”. Massimo Temperelli, direttore business unit scommesse di Sisal Matchpoint, spiega così i motivi del successo in Italia del betting live, un settore che non conosce crisi ma che è possibile sviluppare ulteriormente: “Sarebbe opportuno ampliare le tipologie di scommessa per questa modalità di betting. Il Live vive di emozioni: lo scommettitore deve sempre avere una possibilità di gioco, anche di fronte ad una partita, ed esempio, noiosa e inchiodata sullo 0-0”.
Resta il tasto dolente rappresentato dai siti privi di licenza italiana: “Attualmente l’offerta dei punto com sul gioco live è purtroppo molto più ricca di quella dei concessionari Aams. Forse il modo migliore per contrastarli sarebbe proprio quello di ampliare le tipologie di scommessa in palinsesto, eguagliando la loro offerta e rendendoli così meno ‘attraenti’ per i giocatori”.

POLSELLI (COGETECH): “PALINSESTO ELASTICO PER COMBATTERE I PUNTO COM” - Se le scommesse in generale piangono, quelle live ridono. A spiegarne i motivi è Chiara Polselli, responsabile divisione scommesse di Cogetech: “Innanzitutto il betting live coniuga al meglio il binomio gioco-intrattenimento, poi con l’allargamento dell’offerta dell’ultimo periodo abbiamo avuto la possibilità di offrire nuove tipologie di scommesse. Non dobbiamo dimenticare infine il protrarsi degli orari di apertura delle agenzie che, con l’introduzione di altre offerte di gioco, spesso sono posticipati alle 23.00”.
Si può sempre fare di meglio: “Attraverso la creazione di infrastrutture nei luoghi d’accettazione sempre più confortevoli per il giocatore e proseguendo nel percorso intrapreso per evolvere il prodotto e l’offerta”. Ma essere competitivi con il mercato internazionale “è necessario disporre degli stessi strumenti e quindi avere un palinsesto ancora più ‘elastico’ in modo da poter realmente mettere a confronto le diverse offerte di gioco; agli operatori soprattutto il compito di investire e rischiare per offrire sempre più gioco live”.

FERSINO (BET ITALY): “IL FUTURO È LIVE, MA QUANTO LAVORO DA FARE” - “Il futuro delle scommesse in Italia passerà per forza per il live betting perché i giocatori si spostano per forza di cose su un gioco che è più interattivo e più remunerativo rispetto al banco tradizionale. Tuttavia c'è da lavorare molto in Italia sia sui palinsesti che sulla fruibilità dell'evento”. Andrea Fersino, manager di Bet Italy, una delle società storiche cresciuta notevolmente dal bando Bersani 2006 e poi nel mercato online, espone il punto di vista di un concessionario di riferimento del network Microgame. “Viviamo una fase di assestamento dei palinsesti di Aams ma l'offerta è ancora troppo povera per quel che riguarda il live betting per non parlare dei problemi di visibilità degli eventi che limita molto l'apertura di altri mercati di scommesse. Il problema è rappresentato dai diritti tv sugli eventi che sicuramente non consentono di diffondere a una vasta platea gli eventi sportivi che quindi sono limitati come bacino d'utenza per gli scommettitori”.
Ma i giocatori amano questa modalità: “Lo scommettitore cerca la puntata più conveniente e il live consente anche ai giocatori di difendersi in qualche modo con i loro investimenti”, conclude Fersino auspicando qualche segnale positivo da Aams.

RICCI (ENJOYBET): "LA GIUSTA MOSSA CONTRO GIOCO ILLEGALE“ - “Più ricchezza dei palinsesti e meno pressione sul live betting. Aams deve giocare adesso le sue carte vincenti nella competizione con il suo diretto concorrente, il mercato illegale. E ha tutti i presupposti per fare ora, più che mai, la mossa giusta”. Ne è convinto Antonio Ricci, ceo di enjoybet.it, il nuovo sito di gaming giunto ormai al quinto mese di vita, che auspica una politica da parte dell’agenzia governativa italiana che prosegua nella direzione intrapresa ormai da tempo e dare così una maggiore propulsione al settore del gioco al fine e rafforzare così il contrasto al già indebolito mercato dei dot com.

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