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A Nicosia la dichiarazione europea di guerra al match-fixing, 34 milioni di euro per lo sport

20 settembre 2012 - 15:59

I rappresentanti del movimento sportivo hanno approvato oggi la ‘Dichiarazione di Nicosia sulla lotta al match fixing’ presentata nell’ambito del Forum sullo sport organizzato dall’Unione Europea e che si è tenuto a Cipro. La dichiarazione, redatta dalla Commissione Europea e dalla presidenza cipriota, segue un periodo di consultazione con gli operatori sportivi, ed è accolta con favore dal commissario europeo allo sport Androulla Vassiliou. Il monopolio Opap sul gioco verso la non conformità al diritto Ue, Egba: Apertura alla concorrenza

Scritto da Amr

“Il match fixig è una seria minaccia al fair-play nello sport. Combattere questo problema richiede un’urgente e unanime risposta da parte dell’intero settore. Sono felice che in questo Forum europeo sullo sport si è parlato a una voce sola”. Al Forum hanno preso parte oltre 300 rappresentanti del movimento sportivo e i ministri europei responsabili dello sport.

“A partire dal 2014, poi, l’Unione europea, spera di poter contare su un budget esclusivamente dedicato allo sport e per questo motivo anche la parte di ‘Erasmus per tutti’ - 34 milioni di euro l’anno - sulle minacce internazionali allo sport, sarà dedicata anche alle partite truccate. Vista la complessità del problema combine poi, è necessario il coinvolgimento di tutte le parti interessate: movimento sportivo, bookmaker, forze di polizia, autorità di regolamentazione del gioco e autorità pubbliche, a livello nazionale, europeo e internazionale. E proprio in questa direzione il commissario Michel Barnier annuncerà presto novità per rafforzare la cooperazione tra le autorità di regolamentazione dei vari Stati. Dal punto di vista giuridico - ha concluso - una regolamentazione globale potrebbe essere utile per colmare le lacune esistenti e creare strutture per il monitoraggio comunitarie. Il Consiglio dei ministri dello Sport europeo ha già espresso il proprio sostegno in questo senso e messo le basi per una convenzione che arriverà presto. Si tratta di un’iniziativa che merita di essere sostenuta e credo che gli interessi dell’Unione, all’interno del Consiglio d’Europa, stiano dando un chiaro impulso a questo progetto".

La dichiarazione afferma che “il match-fixing costituisce una tra le più serie minacce allo sport contemporaneo, minando i fondamentali valori di integrità, fair-play e rispetto per gli altri. Si tratta di un problema crescente che colpisce molti Stati membri e molti sport. Affrontare la questione richiede sforzi urgenti, concertati e coordinati da parte delle autorità pubbliche, il movimento sportivo e gli operatori nel settore delle scommesse. La lotta contro il match-fixing necessita di un’azione costante in queste cinque aree: educazione, prevenzione e buon governo; le iniziative in questi settori dovrebbero riguardare tutti gli attori nel settore dello sport, inclusi gli atleti, il loro entourage, gli arbitri, i sostenitori e il management; monitoraggio, anche attraverso scambio di informazioni pertinenti tra le parti interessate; sanzioni, che siano dissuasive, effettive e proporzionate; cooperazione; coordinamento internazionale.

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