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Vlt, ippica, scommesse e ludopatia: l'intervista di GiocoNews.it al presidente Snai Giorgio Sandi

04 ottobre 2012 - 12:09

Roma - Quali potrebbero essere i risvolti del cosiddetto 'caso Barcrest' per il concessionario Snai, dopo larevoca della certificazione della piattaforma videolottery della società britannica che ora non potrà più operare in Italia? Una domanda che, nel settore, si stanno ponendo in molti e che GiocoNews.it ha rivolto al presidente del gruppo Snai, Giorgio Sandi. “L'episodio accaduto sulle piattaforme di gioco collegate alla nostra rete vlt ha portato all'avvio da parte di Aams di due procedimenti: il primo, già concluso, è quello da cui è scaturita la revoca del certificato di conformità della piattaforma Barcrest. Il secondo, invece, è attualmente in corso di valutazione da parte di Aams, che deve capire se c'è stato un dolo da parte di Snai e in caso si dovesse rilevare tale dolo, ciò porterebbe anche alla revoca della concessione”. Nessun timore però all'interno del gruppo: “Siamo certi che questo non accadrà in quanto abbiamo operato in ogni fase secondo tutte le previsioni normative. Soprattutto perché non c'è stata alcuna erogazione di vincite né l'assegnazione di un jackpot ma c'è stata la mera stampa errata di ticket non corrispondenti a vincite reali e questo evidenzia che si è trattato di un bug nel software”. Scommesse: Assosnai ricorre al Tar “per combattere la rete illegale che opera a scapito dei concessionari” Ludopatia e caso Bpm, Lannutti (Idv) interroga

Scritto da Sara


E ora le piattaforme attive sulla rete di Snai torneranno ad essere due e accanto a quella di Spielo arriverà a breve anche quella di Novomatic: “Abbiamo ricevuto proprio nelle scorse ore la conferma da parte di Aams dell'avvio dell'iter di certificazione della piattaforma e presto le piattaforme nei punti vendita Snai saranno due, per completare l'offerta delle 5400 videlottery di cui siamo in possesso”.


Il presidente del gruppo Snai analizza con GiocoNews.it anche il settore scommesse: “Auspico che in futuro si possa superare la differenziazione tra scommesse ippiche e sportive e che si torni a parlare di 'scommesse' in generale”. La crisi ippica, secondo Sandi, “dipende dal fatto che i due totalizzatori per l'ippica non hanno mai funzionato” e, inoltre, “La scissione delle competenze tra Aams e Assi non ha portato a buoni risultati per il settore ippico e la scelta si è rivelata dunque errata. Credo che la logica che ha guidato l'ippica in passato era racchiusa in un tavolo di dialogo e credo che un nuovo modello che tenga conto degli operatori importanti del settore, ovvero, di quegli ippodromi che funzionano, possa essere una soluzione”.
Ora, secondo il leader Snai, “Occorre avere un piano pluriennale per il settore e un progetto completo che guardi anche alla diversificazione dell'offerta negli ippodromi”.

Spazio anche a considerazione sul decreto sanità in corso di approvazione in Parlamento: “Il gioco fa parte della vita delle persone e il compito degli Stati è di mettersi a disposizione un servizio per i cittadini. Il vero ruolo dello Stato è quello di offrire garanzie e controllo ma è pur vero che lo stesso Stato ha ceduto alcune competenze all'Europa che su alcune questioni è attenta e su altre un po' meno e quindi molto spesso l'armonizzazione su alcuni temi è difficile. Credo che sia importante la tutela del singolo giocatore e giusto che ci siano regolare per proteggere i consumatori ma lo Stato deve tenere conto anche delle cose fatte in precedenza e gli operatori di gioco portano avanti un servizio certificato e qualificato e se non ci fosse il loro controllo sul gioco si tornerebbe a una situazione di illegalità. Quindi ben venga la definizione di ludopatia ma si utilizzino dei dati corretti e scientificamente accertati e soprattutto non si crei una spaccatura tra la politica e gli operatori di gioco in quanto si trovano tutti dalla stessa parte, ovvero, attuale il mercato del gioco sicuro e legale”.

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