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Ughi: "Finalmente un tribunale riconosce la concorrenza sleale dei Ctd"

22 novembre 2012 - 12:54

Siamo davvero lieti di leggere una pronuncia che attesta il punto fondamentale che caratterizza la 'battaglia' contro i centri di tata smussino dati, ovvero, L'aspetto della concorrenza sleale operata da questi centri nei confronti dei concessionari dello stato. È il commento di Maurizio Ughi, noto imprenditore del Betting italiano ed ex leader storico della Snai, alla sentenza dei giorni scorsi che ha condannato il bookmaker inglese Stanleyet a un risarcimento danni nei confronti di un operatore di scommesse.

Scritto da Ac

"La pronuncia del Tribunale di Prato è poi particolarmente importante perché non dimentica la Cista-Cifone bensì la richiama ma senza bisogno di applicare i principi perché al di là della presunta discriminazione che può lamentare il bookmaker estero, rimane la concorrenza sleale esercitata nei confronti degli operatori autorizzati".

Quello che sorprende e un po' dispiace - aggiunge - è che noi operatori che operiamo per conto e in rappresentanza dello stato rivestendo quindi un ruolo pubblico, in tribunale dobbiamo difenderesti interessi che oltre ad essere nostri sono dello stato, da soli. È non ho mai visto puntare i piedi nelle aule di tribunale di fronte a queste cause. Però per fortuna inizia ad arrivare anche qualche verdetto positivo".

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