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Stanleybet, l’avvocato Agnello: “Fin da pubblicazione bando censurata brevità della concessione”

15 aprile 2014 - 14:53

“Il rinvio rappresenta l’epilogo di 15 anni della storia giudiziaria di settore, che passa attraverso la gara del 1999(censurata dalle sentenze comunitarie Gambelli e Placanica), la gara del 2006 (censurata dalla sentenza Costa-Cifone) e la gara del 2012 già all'attenzione della Corte Ue con il caso Stanley sollevato dal Consiglio di Stato.

Scritto da Redazione
Stanleybet, l’avvocato Agnello: “Fin da pubblicazione bando censurata brevità della concessione”

Lo sottolinea l’avvocato Daniela Agnello, legale di Stanleybet dopo che (lo avevano già fatto il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale e il Tribunale di Cagliari in sede cautelare), anche la Corte di Cassazione ha accolto la domanda di rinvio pregiudiziale sollevata nell'interesse dei titolari dei centri collegati con la Stanleybet.

 

Agnello rammenta che “sin dalla pubblicazione del bando, Stanleybet ha censurato l’eccessiva brevità della concessione, che consente la convivenza di tre famiglie di concessionari: quelli insediati dal 2000 (con durata di 12 anni), i concessionari del 2006 (con scadenza dopo 9 anni) e del 2012, con una validità di appena 40 mesi. La nuova gara anziché sanare l’originaria e consolidata situazione di contrasto della normativa italiana con l’ordinamento comunitario, ha rafforzato le preesistenti distorsioni concorrenziali e ha istituito un nuovo impianto discriminatorio in dispregio di quanto imperativamente stabilito dalla costante giurisprudenza comunitaria e nazionale.

Il rinvio disposto dalla Corte di Cassazione, unitamente al rinvio già disposto dalla Corte di Cassazione, con l'intervento della Corte Ue consentiranno, ancora una volta, di ripristinare la legalità e la parità di trattamento nell’ambito di un sistema concessorio italiano conforme al diritto europeo, non discriminatorio e accessibile a tutti gli operatori del settore."

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