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Sportradar e Lega Serie A: al via il progetto contro il match fixing

29 settembre 2014 - 12:09

Milano - Obiettivo formazione, prevenzione e tutela nel progetto “Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive” presentato oggi a Milano dalla Lega della Serie A e realizzato in collaborazione con Sportradar, società leader nella lotta al match-fixing attraverso i più sofisticati sistemi di monitoraggio e nell’analisi dei flussi di scommesse.

Scritto da Redazione
Sportradar e Lega Serie A: al via il progetto contro il match fixing


Ed è proprio dalla formazione e quindi dalla prevenzione che si cura un male che va sempre tenuto sotto livelli di attenzione elevatissimi. Il tutto per tutelare i calciatori sul delicato tema delle frodi sportive. E nel progetto verranno coinvolti giocatori, dirigenti, membri degli staff dei club: questa sarà l’azione di Sportradar, che guarderà alle rose delle squadre della Serie A TIM, ma rivolgerà al tempo stesso particolare attenzione al processo educativo delle selezioni giovanili. Un lavoro cruciale e delicatissimo in un’ottica di formazione dei calciatori del futuro, che da quest’anno la FIGC ha reso obbligatorio in tutti i campionati proprio su proposta della Lega Serie A.

 

Milan e Inter sono i club che per primi daranno vita al workshop di formazione in programma questo pomeriggio alle 15, mentre si lavora già al calendario degli appuntamenti che coinvolgeranno le altre 18 squadre della Serie A TIM.
Workshop durante i quali i partecipanti analizzeranno alcuni casi reali e concreti di match-fixing verificatisi in diverse parti del mondo, con l’ausilio di filmati che aiuteranno a sensibilizzare i calciatori sui “segnali” di un possibile tentativo di frode, approfondendo tutte le relative implicazioni normative, sportive e penali, fino a tratteggiare gli identikit dei possibili “basisti” e le tecniche di approccio delle organizzazioni criminali ai tesserati.


Intorno allo sport, e al calcio in particolare, scorre ogni anno un enorme fiume di denaro sotto forma di scommesse sportive, stimato nell’ordine dei 750 miliardi di euro l’anno, la gran parte dei quali prodotta dai mercati asiatici. Il calcio è lo sport sul quale si scommette di più. Sulla sola finale dei campionati del mondo Brasile 2014 si sono stimate scommesse per circa 5 miliardi di euro, rendendolo a oggi l’evento più scommesso della storia, ed una raccolta media sugli altri match di circa 2 miliardi di euro. Una partita di calcio della Serie A viene fatta oggetto di non meno di 68 diverse tipologie di scommesse, che spaziano dal tradizionale 1X2, al primo corner, cartellino rosso o giallo, fino al totale dei goal nel primo tempo e nel finale.

Soddisfazione per il presidente della Lega Maurizio Beretta: "Con Sportradar, Lega Serie A realizza un gol importantissimo, scendendo in campo per difendere l’integrità del nostro sport. Il nostro ruolo è principalmente quello di educare e formare i giovani calciatori delle società di Serie A, per far conoscere loro i rischi e i pericoli connessi alla manipolazione delle partite. Oggi, insieme a Sportradar, iniziamo questo percorso formativo dedicato ai nostri tesserati che li renderà più consapevoli di quanto siano fondamentali i propri comportamenti, leali in campo e fuori".

"Siamo molto soddisfatti di intraprendere questa avventura che ci vedrà al fianco della Lega Serie A per tutto il campionato – ha dichiarato Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar AG –. La nostra società opera da anni al servizio delle principali istituzioni calcistiche nel mondo, a partire dalla UEFA, ma anche in molti altri sport: rugby, cricket, tennis, ice hockey. Sportradar utilizza i più sofisticati e collaudati sistemi di monitoraggio dei flussi di betting sul mercato internazionale, capaci di controllare realmente i flussi di scommesse anomale in Europa, in Asia e nel resto del mondo. Proprio perché forti di un’esperienza consolidata, crediamo fermamente che la formazione e l’educazione di atleti e dirigenti sia una parte essenziale di un più ampio processo di contrasto alla corruzione nello sport. Attività di questo tipo aiutano a creare e diffondere una maggiore consapevolezza all’intero ambiente del calcio e rappresentano un antidoto importante per la prevenzione del virus del match-fixing. L’attenzione dedicata a ciascun club ed ai settori giovanili in particolare vuole essere un segnale forte di fiducia nel futuro di questo sport".

 

"Il match fixing consente di far soldi sullo sport e la scelta non manca: 68 tipi di scommessa per ogni partita, quasi 300 bookmaker online pronti ad accettare puntate e tutti monitorati da Sportradar. Il codice di giustizia sportiva prevede sanzioni dure e anche la legge ormai contempla da due a sei anni di detenzione. Molti non lo sanno e noi vogliamo rendere consapevoli gli atleti", ha spiegato ancora Presilla. "Anche i social network sono uno strumento di contatto per ottenere informazioni: l’approccio avviene in maniera assai soft, via Facebook, cercando la fiducia dei giovani calciatori. Un ragazzo può avere informazioni molto preziose per chi scommette: chi gioca, chi resta fuori, gli infortunati, e in base a queste informazioni le quote cambiano. Spesso atleti e dirigenti non si rendono conto di tutto questo. Le variazioni di quote - ha spiegato Presilla - vengono agganciate dal nostro sistema che è il più avanzato nel mondo e che può segnalare immediatamente una frode. Non sempre succede: Sportradar ha spesso difeso l’onorabilità di leghe e club, in merito a partite sospette. Lavoriamo con federazioni e anche agli organi di investigazione, per far luce su ogni situazione".

 “Prima di questo incontro non avevo idea che sui top matches dell’Inter si arrivassero a scommettere anche 100 milioni di euro nel mondo". Lo ha ammesso il difensore brasiliano dell’Inter Juan Jesus: “Formazione e informazione per i giovani sono fondamentali: occorre salvare il calcio da ogni rischio", ha aggiunto.

Il managing director integrità e strategia di Sportradar, Andreas Krannich, ha concluso: “Negli anni recenti, abbiamo trovato che gli esponenti sportive italiani sono particolarmente proattivi quando si tratta di combattere e prevenire il match fixing, perciò non siamo sorpresi che la Lega Serie A si sia mostrata leader in quest’area. La prevenzione è molto più che una slide o un appunto. Questo accordo prevede workshop interattivi e tutoriali di e-learning”.

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