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Panebianco (Ufficio Sport del Cdm): "Italia firmerà convenzione su scommesse"

30 settembre 2014 - 15:29

Milano - L'Italia ha contribuito alla stesura della convenzione, insieme ad altri paesi, quindi sarebbe curioso se non dovesse essere sottoscritta da parte nostra. Come spiegato il ritardo della firma non è dovuto a un cambio di visione ma è soltanto legata alla contingenza della procedura avviata in Europa e alla responsabilità che il paese ha rispetto alla commissione Ue.

Scritto da Ac
Panebianco (Ufficio Sport del Cdm): "Italia firmerà convenzione su scommesse"

Lo afferma Giovanni Panebianco, direttore generale dell’Ufficio dello Sport della presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione del convegno sul match fixing a Milano.

 

NADDEO: "BLOCCHEREMO PUBBLICITÀ IN STADI DI BOOKMAKER NON AUTORIZZATI" Antonio Naddeo, capo dipartimento degli affari regionali, locali, autonomie e sport del Consiglio dei Ministri aggiunge: “Qella di oggi è stata una giornata particolarmente utile, perché ha permesso di approfondire la conoscenza su un fenomeno delicato come il match fixing che ha effetto molto negativo sullo sport. Ma è stata utile per chi non è un addetto ai lavori, per capire tante cose in più di questa realtà, per esempio quella dell'esistenza di una rete di scommesse parallela a quella legale che addirittura fa pubblicità negli stadi. Questo aspetto potrà essere affrontato sicuramente tra i temi contenuti dalla convenzione e sicuramente ci faremo portavoce sollecitando una ratifica e un approfondimento di questi temi".

LEGA SERIE B - Andrea Abodi, presidente Lega Serie B, aggiunge: “Occorre fare un lavoro di squadra. Diciamo che tra le componenti coinvolte c’è conoscenza, ma manca il ‘direttore d’orchestra’ che metta tutti assieme. Noi come Lega ci siamo messi in discussione attraverso un mix di iniziative e attività che facciano capire che tutto il nostro mondo si vuole assumere la responsabilità di correggere il tiro. Ma abbiamo bisogno di allargare gli orizzonti e che coloro che producono reddito attraverso questa attività partecipino di più. Dovremmo prendere come esempio la Francia che trae finanziamento per problemi come questi anche dalle scommesse”.

 

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