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La Corte dei Conti in Senato: 'I giochi effetto distorsivo sulla spesa pubblica'

11 giugno 2015 - 17:37

Nel biennio 2013 e 2014, invece, si avvertono i segni di una inversione di tendenza negli andamenti della spesa pubblica che, tuttavia, si accompagna, questa volta, ad una netta divaricazione tra amministrazioni centrali e amministrazioni locali.

Scritto da Ca
La Corte dei Conti in Senato: 'I giochi effetto distorsivo sulla spesa pubblica'

E va posto in luce un fattore specifico: gli effetti, a partire dal 2013, dell’inclusione nel bilancio dello Stato, sia in
entrata che in uscita, delle poste relative a giochi, scommesse e lotterie, che si traducono in maggiori spese per consumi intermedi per oltre 2,5 miliardi a titolo di aggi per i concessionari e per i rivenditori. Si tratta, con tutta evidenza, di contabilizzazioni di dimensioni rilevanti, che pertanto costituiscono fattori distorsivi nella lettura del profilo di spesa delle amministrazioni centrali". E' l'analisi della spesa pubblica contenuta nel 'Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica' presentato oggi in Senato dalla Corte dei Conti. L'analisi approfondita riguarda la spesa pubblica che, secondo la Corte dei Conti, torna a crescere. "Il ritorno alla crescita della spesa è evidente nel caso delle amministrazioni centrali: al netto dei trasferimenti alle altre amministrazioni pubbliche, la spesa primaria corrente cresce ad un tasso medio annuo del 3,4 per cento e la spesa primaria totale del 2,4 per cento medio annuo".
Al pari dei giochi, l'altro fattore anomalo sul bilancio dello Stato è "il trattamento del bonus di 80 euro disposto dal DL n. 66/2014, classificato tra le prestazioni sociali in denaro (per un importo di circa 5,8 miliardi per il 2014), anche se la percezione effettiva tende a considerare il beneficio come una riduzione del prelievo fiscale sui contribuenti interessati".

 

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