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Contrasto a match fixing, Italia in prima fila con progetto e piattaforma

10 novembre 2016 - 17:33

Ufficio sport del Governo, Interpol Italia, Coni, AdM e Sistema Gioco Italia in Grecia per il contrasto alle partite truccate.

Scritto da Redazione
Contrasto a match fixing, Italia in prima fila con progetto e piattaforma

 

Sulla prevenzione del match fixing l'Italia fa scuola in Europa. Si è concluso ieri 9 novembre in Grecia il quinto e conclusivo workshop regionale del progetto KCOOS (Keep Crime Out of Sport) che ha visto per due giorni ad Atene le delegazioni di Francia, Italia, Portogallo, Grecia, Cipro, Montenegro, funzionale a illustrare lo stato di avanzamento nell’adozione e attuazione della Convenzione di Macolin del Consiglio d’Europa del 2014 contro il match-fixing.
Gli obiettivi del seminario sono stati: la fornitura di assistenza tecnica nelle misure applicative per la lotta contro le partite truccate e di assistenza per la creazione delle piattaforme nazionali previste dalla Convenzione; la facilitazione per l'identificazione dei soggetti nazionali funzionali (enti pubblici, forze dell'ordine e della giustizia, operatori di scommesse privati, autorità per la regolamentazione delle scommesse, le organizzazioni sportive); l’approfondimento degli aspetti legali e normativi della Convenzione; lo scambio di buone pratiche; l’informazione delle parti interessate pubbliche e private su procedure, norme, rischi di manipolazione dello sport e scommesse sportive.

L’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri è parte particolarmente attiva in tale processo con il progetto 'Anti Match-Fixing Formula: Understand, Share, Methodize, Replicate' di cui è capofila affiancato dai partner ufficiali Università Cattolica, Transparency International Italia, Unioncamere Italia ed Europa, Camera di Commercio di Palermo, ADM, Sistema Gioco Italia, Interpol, e in crescente coordinamento con CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) tramite la Procura Generale.
Il progetto è parte di un framework di quattro progetti europei che procedono in parallelo, tutti funzionali a contrastare i rischi derivanti da scommesse (betting risks) attraverso la collaborazione pubblico-privato. Il progetto italiano è quello a maggiore vocazione attuativa poiché si prefigge, sulla base di una analisi qualitativa del fenomeno a cura di Università Cattolica, la realizzazione di strumenti operativi per il coordinamento pubblico-privato e la sperimentazione di un sistema di segnalazione protetta anonima.

 

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