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Tar Campania: 'Sala scommesse, chiusura attività sospesa fino a camera di consiglio'

16 ottobre 2018 - 12:52

Il Tar Campania sospende la chiusura di una sala scommesse di Napoli non autorizzata dal Comune fino alla camera di consiglio del 6 novembre 2018.

Scritto da Fm
Tar Campania: 'Sala scommesse, chiusura attività sospesa fino a camera di consiglio'

 

“Gli effetti derivanti dalla totale cessazione dell’attività aziendale, secondo quanto rappresentato dalla ricorrente, appaiono idonei a giustificare una parziale sospensione dell’ordinanza impugnata; il mero differimento temporaneo del provvedimento non reca significativo pregiudizio all’interesse pubblico affidato alla cura dell’amministrazione, che comunque avrebbe dato esito positivo alla suddetta Scia, almeno per quanto riguarda l’installazione degli apparecchi. Pertanto, ricorrono parzialmente i presupposti della gravità ed urgenza per l’adozione di misure cautelari provvisorie efficaci nelle more dell’esame collegiale alla prima camera di consiglio utile”.

 

Queste alcune delle motivazioni con cui il Tar Campania accoglie l'istanza dell'amministratore giudiziario di una società di gioco contro il Comune di Napoli per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, dell'ordinanza della Direzione centrale Sviluppo economico che ha disposto la chiusura temporanea per 30 giorni di una sala scommesse e la comunicazione di avvio del procedimento finalizzato alla chiusura definitiva dell'attività.
 
 
Anche se “la determinazione impugnata ha carattere essenzialmente cautelare ed è motivata dal carattere abusivo dell’attività svolta dal ricorrente in difetto del titolo abilitativo rilasciato dal Comune per la gestione di un negozio di gioco scommesse” evidenziano i giudici, tuttavia “la ricorrente risulterebbe in possesso di una Scia, che peraltro sembra limitata all’installazione di 15 apparecchi e congegni da intrattenimento e da gioco di abilità di cui all’art. 110, co. 6, lett. A, Tulps”.
 
 
Il Tar quindi ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 6 novembre 2018.
 

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