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Scommesse, Tria firma decreto: 'Cash out e modifica a errori nelle quote'

19 febbraio 2019 - 11:15

Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, firma decreto che introduce nuove regole per le scommesse: cash out e modifica delle quote sbagliate.

Scritto da Redazione
Scommesse, Tria firma decreto: 'Cash out e modifica a errori nelle quote'

Nuove regole in arrivo per le scommesse, comprensive di “cash out” e multiple sull'handicap asiatico.

A stabilirlo il decreto firmato dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Nel testo figurano la possibilità per i bookmaker italiani di pagare una scommessa ai giocatori, o di rinegoziarla, prima che l'evento sportivo sia terminato: si tratta del “cash out” , da tempo chiesto dagli addetti del settore

 

"La quota di vincita viene ridotta ma l'utente ha la certezza, qualunque cosa capiti prima della fine dell'avvenimento, di incassare almeno una buona parte della potenziale vincita iniziale. Attualmente, non è possibile per gli operatori cambiare una quota su un evento già registrato dal sistema di Sogei”. Inoltre, i concessionari potranno “accettare multiple sull'handicap asiatico, una speciale modalità di scommessa importata in Europa dal Far East. In sostanza, gli allibratori attribuiscono uno svantaggio o un vantaggio ad una squadra, per poter offrire una quota migliore. Questa 'special bet' deve il suo successo al basket, dove spesso il divario tra le squadre è eccessivo: diventa così necessario per i quotisti bilanciare le quote con uno svantaggio di punti in partenza per il team più forte”, riferisce Agipronews.
 
Il decreto introduce anche la modifica regolamentare all'errore materiale nelle quote. “Il concessionario che rileva un errore nella quota per uno o più esiti di una o più tipologie di scommesse a quota fissa contenuti in una ricevuta di partecipazione accettata dal totalizzatore nazionale, può richiedere ad Adm il riconoscimento dello sbaglio. I Monopoli di Stato provvedono poi al ricalcolo delle quote, operando direttamente sul totalizzatore nazionale”.
 
Con questa modifica i concessionari non dovranno più pagare comunque i giocatori, e potranno annullare le scommesse su una quota sbagliata come accade già nelle principali giurisdizioni dell'Unione europea.
“La posta unitaria di gioco per le scommesse a quota fissa è stabilita in cinque centesimi di euro, mentre l’importo minimo per ogni ricevuta di partecipazione giocato non può essere inferiore ad un euro. Innalzato infine il limite massimo di vincita, che passa da 10mila a 50mila euro”.
 

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