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Enada, Temperelli (Sisal): ‘Cash out decisivo per competitività del gioco’

15 marzo 2019 - 08:41

L’Amministratore delegato di Sisal MatchPoint, Massimo Temperelli, evidenzia le virtù delle nuove modalità di scommessa in arrivo.

Scritto da Ac
Enada, Temperelli (Sisal): ‘Cash out decisivo per competitività del gioco’

Rimini – “Con la firma del decreto sulle nuove modalità di betting, che introduce il cosiddetto ‘cash out’ e altre novità, viene dato un importante impulso al settore, che diventa finalmente competitivo, fino in fondo, alla pari degli altri bookmaker esteri”.

A parlare è Massimo Temperelli, Ad del concessionario Sisal MatchPoint, intervistato da GiocoNews.it durante la fiera Enada Primavera. “

Si tratta di un’innovazione che noi bookmaker chiedevamo e aspettavamo da tempo, forse anche troppo, e proprio nel momento in cui avevamo praticamente perso le speranze, apprendiamo che il provvedimento ha ottenuto la firma del ministro ed è pronto per la pubblicazione. Di sicuro – aggiunge – con queste nuove modalità potremo portare l’offerta dei concessionari di Stato alla pari di quella dei competitor esteri e degli operatori non regolari che offrono questo tipo di giocate già da anni”.

 

Per quanto riguarda i tempi di attuazione, secondo Temperelli, “se il decreto dovesse trovare attuazione definitiva nei prossimi giorni, potremmo essere pronti per offrire le nuove modalità di scommessa già a settembre, con l’avvio della prossima stagione sportiva, prendendoci l’estate per aggiornare le piattaforme – retail, online e mobile – ed eseguire tutti i test necessari”.
 
 
Una novità importante, dunque, e pure inattesa, quella del cash out, in un momento in cui il mondo del gioco non vive sicuramente un momento positivo. Con la firma del decreto che è stata anche accompagnata da un altro evento “curioso” come l’invio al Consiglio di Stato della gara per il rinnovo delle concessioni delle scommesse sportive, ormai al palo da anni: “Di certo è impensabile poter effettuare una gara per il rinnovo dei diritti senza prima aver risolto la questione territoriale: ben venga la gara, ma solo se i diritti che verranno assegnati potranno essere realmente attivati. Se lo sblocco della gara dovesse significare che il governo ha trovato una soluzione al conflitto con gli enti locali, allora sì che si tratterebbe di una vera buona notizia”.
 

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