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Dm scommesse, Mef: 'Non pubblicato in Gazzetta su nostra indicazione'

02 agosto 2019 - 13:26

Il ministero dell'Economia chiarisce a Gioconews.it le motivazioni della mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Tria sulle scommesse.

Scritto da Fm
Dm scommesse, Mef: 'Non pubblicato in Gazzetta su nostra indicazione'

 

"Il decreto ministeriale avente ad oggetto la nuova regolamentazione delle 'scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi' non è stato pubblicato in Gazzetta su indicazione del Mef.
Considerati gli adempimenti tecnici collegati alla messa in esercizio delle funzionalità previste dal decreto, l’Agenzia aveva indicato il termine del 2 settembre per l’implementazione del Protocollo di comunicazione necessario per la messa in esercizio delle novità contenute nel decreto.
Giunta la comunicazione del Mef che il decreto non sarebbe stato pubblicato, l’Ufficio scommesse ha informato i concessionari che il termine del 2 settembre era da ritenersi superato e che la versione attuale del Protocollo avrebbe continuato ad essere operativa anche oltre tale termine".

 

Così il ministero dell'Economia e delle Finanze chiarisce a Gioconews.it le motivazioni della mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto firmato a febbraio dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, per la regolamentazione delle scommesse sportive a quota fissa che, fra l'altro, introduceva il “cash out” e le multiple sull'handicap asiatico.
 
 
In virtù di questo, qualche giorno fa la Direzione Giochi - Ufficio scommesse dei Monopoli di Stato ha inviato ai concessionari e ai titolari di rete un'apposita comunicazione sulla chiusura dell'ambiente di test del protocollo di comunicazione Psqf 3.8 e Psqf 4.0, evidenziando che a far data dal 5 agosto 2019 non sarebbero stati "più disponibili in ambiente di test le versioni di protocollo Psqf 3.8 e 4.0".
Conseguentemente," è da considerarsi non più valida l'indicazione del 2 settembre 2019 come data di entrata in produzione dei citati protocolli. La versione di protocollo da utilizzare in produzione rimarrà, pertanto, l'attuale Psqf 3.7".

COSA PREVEDE IL DECRETO DI TRIA - Nel testo del decreto firmato da Tria figurano la possibilità per i bookmaker italiani di pagare una scommessa ai giocatori, o di rinegoziarla, prima del termine dell'evento sportivo: si tratta del “cash out” , da tempo chiesto dagli addetti del settore.
È prevista anche la possibilità per i concessionari di “accettare multiple sull'handicap asiatico", una speciale modalità di scommessa importata in Europa dal Far East con cui gli allibratori attribuiscono uno svantaggio o un vantaggio ad una squadra, per poter offrire una quota migliore.
Infine, il decreto prevede anche l'introduzione della modifica regolamentare all'errore materiale nelle quote, per cui il concessionario che rileva un errore nella quota per uno o più esiti di una o più tipologie di scommesse a quota fissa contenuti in una ricevuta di partecipazione accettata dal totalizzatore nazionale, può richiedere ad Adm il riconoscimento dello sbaglio.
 

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